Colon irritabile: possibili cause, sintomi e cura

Colon irritabile – colite : tutti ne hanno sentito parlare ma forse non tutti sanno esattamente di cosa si tratta. In questa breve guida andremo a spiegarvi tutto quello che c’è da sapere sul colon irritabile, quali sono le cause e come riconoscere i sintomi, quali le cure possibili e quali sono le diete consigliate e i cibi da evitare.

Colon irritabile – colite: cos’è

Una malattia difficile da diagnosticare

La sindrome del colon irritabile può avere molti nomi: colon spastico, colon irritabile o colite ulcerosa. Modi diversi per definire lo stesso disturbo. Si tratta di una sindrome, cioè di una malattia che dà un insieme molto vario di sintomi e spesso il colon irritabile è difficile da diagnosticare.

Generalmente, una persona affetta da colite ulcerosa si rivolge al medico ed arriva ad una diagnosi esatta solo dopo aver escluso una serie di altre patologie o di cause meccaniche che possono portare agli stessi sintomi.

Le malattie da escludere prima di arrivare a diagnosticare una sindrome del colon irritabile sono:

  • Ostruzioni intestinali e patologie della mobilità intestinale;
  • Alterazioni anatomiche dell’intestino, come la sindrome dell’intestino corto;
  • Malattie del metabolismo;
  • Infiammazioni intestinali come rettocolite ulcerosa o morbo di Crohn;
  • Neoplasie.

In generale, la sindrome del colon irritabile colpisce in maggioranza le donne, con un rapporto di due donne malate per ogni uomo ed in genere, il paziente affetto da colite presenta uno di questi disturbi:

  • Ansia
  • Tensione
  • Aggressività
  • Depressione.

Colon irritabile, correlazione con farmaci e stress

I disturbi legati alla sindrome del colon irritabile sono accentuati dalla somministrazione di alcuni farmaci o a particolari condizioni di stress: a seguito di questi stimoli, il colon reagisce aumentando disordinatamente la sua attività e la mancanza di coordinazione nei normali movimenti della peristalsi (cioè delle contrazioni normali che permettono al cibo digerito di procedere dallo stomaco al retto) provoca dolore e disturbi digestivi.

Il dolore associato alla colite può comparire in qualsiasi parte dell’intestino e dell’addome, anche se si presenta più frequentemente nella parte sinistra. I sintomi appaiono più intensi nei momenti successivi ai pasti e al contrario sono praticamente assenti di notte. A volte il dolore si estende anche nella zona posteriore, colpendo l’area lombare e le natiche, o la parte superiore, in corrispondenza del torace.

Questa patologia ha la particolarità di essere una malattia molto difficile da associare a cause funzionali specifiche: normalmente il medico trova un colon sano che ha reazioni anormali a situazioni principalmente di origine psichica, come ad esempio momenti di stress acuto o periodi prolungati di stress cronico. Altre ipotesi sembrano suggerire in alcuni casi un’origine allergica.

Sintomatologia della colite

Colon irritabile sintomi comuni

Nella sindrome del colon irritabile il primo sintomo, presente in tutti i pazienti, è il dolore addominale, che si colloca principalmente nel lato sinistro dell’addome. Durante i periodi in cui si presentano i sintomi della colite, le persone colpite notano generalmente, oltre all’arrivo del dolore, un cambiamento nelle abitudini intestinali.

Si possono avere pazienti in cui prevale la stitichezza, altri in cui alla colite ulcerosa si associano frequenti episodi di diarrea, altri ancora in cui diarrea e stitichezza si alternano. A questa situazione si associano crampi addominali spesso associati a gonfiore o a sensazione di pienezza, feci dalla consistenza anomala rispetto al solito, perdite di muco a seguito dell’evacuazione, urgenza di evacuare e sensazione di avere avuto un’evacuazione incompleta.

Stitichezza

I pazienti che presentano in maggioranza le situazioni di stitichezza, producono spesso feci più dure del solito, dette feci caprine e la defecazione risulta più rara, difficile, accompagnata da crampi, con frequente sensazione di evacuazione incompleta. In questi casi è facile notare l’espulsione del muco intestinale a seguito del tentativo, riuscito o meno, di evacuare.

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Diarrea

I pazienti che associano la sindrome del colon irritabile alla diarrea hanno scariche di feci acquose o non completamente formate, a volte a seguito di periodi più o meno duraturi di stitichezza. In questi casi, il dolore addominale spesso si calma a seguito dell’evacuazione e la remissione può durare per alcuni mesi, in cui il paziente prova sollievo.

Colon irritabile: i sintomi non legati all’intestino

Come spiegato all’inizio, si parla di sindrome del colon irritabile poiché i sintomi sono vari e non colpiscono solamente l’intestino. In alcuni casi i pazienti possono essere colpiti anche da:

  • Febbre;
  • Presenza di sangue nelle feci;
  • Perdite di peso più i meno importanti.

Molte donne affette da sindrome del colon irritabile lamentano un aggravamento dei sintomi durante il periodo mestruale e questo ha fatto supporre ai ricercatori che uno dei fattori scatenanti possa essere un cambiamento dei livelli ormonali.

La dieta

In caso di sindrome del colon irritabile con sintomi abbastanza lievi, è possibile tenerli sotto controllo apportando alcune modifiche alla dieta: non si tratta solo di evitare o consigliare alcuni alimenti, ma di cambiare le abitudini alimentari in modo più globale. Ad esempio, è consigliato di evitare i pasti abbondanti e di preferire più pasti ma con minori quantità di cibo per volta. In questo modo si evita di sovraccaricare l’apparato digerente e di andare ad irritare il colon o di impegnarlo troppo a lungo.

I pazienti affetti da sindrome del colon irritabile possono migliorare il controllo dei sintomi aumentando la quantità di fibre nella dieta. Per quanto riguarda le fibre solide, viene consigliato un buon apporto di cellulosa, contenuta principalmente nei cibi integrali, ricchi di crusca, nei cereali non raffinati e in molta frutta e verdura.

Le fibre insolubili hanno la capacità di non venire digerite, per cui creano una massa voluminosa che stimola l’evacuazione in modo dolce e meccanico, riempiendo il lume intestinale e facilitando un transito svelto e regolare delle feci verso il retto. In questo modo, il cibo non ristagna nell’intestino, dove comincerebbe a fermentare rischiando di intossicare l’organismo e di scatenare le reazioni del colon irritabile.

Le fibre solubili, che si possono trovare negli agrumi, nei semi di lino e nei legumi, rendono le feci più morbide e danno sollievo dai crampi. Poiché i cambiamenti nella dieta, anche se si tratta di cambiamenti benefici, rischiano di irritare l’intestino, è bene farle aumentare l’apporto di fibre in maniera graduale ed aumentare l’attività fisica per migliorare la naturale mobilità dell’intestino.

Cibi da evitare

La sindrome del colon irritabile è una patologia che presenta periodi di remissione e periodi di recidive spesso improvvise e intense dal punto di vista dei sintomi. Per questo è fondamentale gestire la colite non solo durante le recidive, con terapie farmacologiche o trattamenti sintomatici, ma è bene anche imparare ad evitare le occasioni di affaticamento dell’intestino in modo da non creare le situazioni adatte alla comparsa delle recidive.

Fra i cibi da evitare per combattere la colite ci sono i cibi di difficile digestione come le carni rosse e i cibi grassi o con una cottura che li rende grassi (fritti e soffritti). Alcune sostanze come alcol, teina e caffeina possono interferire con l’attività dell’intestino e vanno evitati, assieme agli zuccheri. Ecco i cibi da evitare:

  • Caffè;
  • Cioccolato;
  • Carni rosse;
  • Glutine (contenuto in pasta e pane e derivati del grano);
  • Alimenti fritti;
  • Dolcificanti artificiali (aspartame e sorbitolo);
  • Bibite gassate;
  • Cibi grassi;
  • Latte e derivati (formaggi, yogurt, gelati ecc).

Altri cibi non vanno evitati in maniera assoluta ma è necessario monitorare la risposta dell’intestino a seguito della loro assunzione, poiché in alcune persone che li consumano raramente possono causare una eccessiva formazione di gas, a causa delle abitudini della loro flora intestinale. Eccone un elenco:

  • Fagioli;
  • Cavoli;
  • Cavolini di Bruxelles;
  • Cipolla;
  • Topinambur;
  • Verze;
  • Cavolfiori;
  • Broccoli.

Pasti abbondanti e vita sedentaria sono altri due fattori cruciali nell’aggravamento della sindrome del colon irritabile, poiché rendono le recidive più frequenti e più gravi dal punto di vista dei sintomi. I pasti abbondanti tendono a rallentare la digestione e ad affaticare l’intestino, rendendolo più soggetto ad andare incontro a situazioni critiche che poi scatenano le crisi.

La vita sedentaria è alla base di alcune problematiche a carico dell’apparato digerente anche in chi non soffre di sindrome del colite, poiché rende più lento il transito intestinale creando le condizioni per l’inizio di episodi più o meno lunghi di stitichezza.

Rimedi e cure

Colon irritabile rimedi sintomatici

I rimedi per la sindrome del colon irritabile sono principalmente rimedi sintomatici, volti a dare sollievo al dolore, alla costipazione e agli episodi di diarrea. In caso di costipazione / stipsi, il medico prescrive al paziente l’assunzione di fibre alimentari per stimolare la velocità di evacuazione e migliorare la morbidezza delle feci.

Si possono prescrivere anche dei lassativi, che però vanno dosati con precisione in modo da non innescare episodi di diarrea, andando ad irritare ulteriormente il colon. In caso di diarrea, il medico prescrive dosi attentamente controllate di farmaci a base di loperamide, in modo da far rallentare la peristalsi e di diminuire crampi e scariche, per prevenire anche la possibilità di perdite di peso gravi e di prolungato malassorbimento di cibo o di farmaci.

Spesso vengono prescritti dei farmacia antispastici specifici per i dolori addominali in modo da calmare il sintomo più frequente. È possibile anche l’assunzione combinata con farmaci che rilassano la muscolatura sia dell’intestino sia della vescica, soprattutto se il medico decide di associare ai farmaci sintomatici anche dei farmaci antidepressivi. Gli antidepressivi vengono prescritti con molta cautela poiché fra gli effetti collaterali possono causare alterazioni proprio a carico dell’intestino: risultano però efficaci nel supportare il paziente durante gli episodi acuti della sindrome del colon irritabile.

Colon irritabile cure alternative e psicoterapia

Un’alternativa proposta da alcuni medici è l’idro-colon-terapia, ovvero la pulizia profonda dell’intestino. L’efficacia di tale terapia per la cura della sindrome del colon irritabile non è ancora stata provata e accettata dall’intera comunità scientifica, ma si basa sull’assunto che all’origine del disturbo del colon irritabile possa esserci uno stato di infiammazione cronica dovuto alle tossine che le scorie di cibo residuo, presenti da anni nelle pieghe dell’intestino: rimuovendo le scorie tossiche, l’intestino si sfiamma.

Una cura parallela ai rimedi sintomatici è la psicoterapia: i pazienti con sindrome del colon irritabile che si sottopongono a psicoterapia hanno dei miglioramenti nei sintomi che sono lievi ma molto duraturi nel tempo. Studi statunitensi (presso il Vanderbilt University Medical Center di Nashville, equipe della dottoressa LynnWalker) hanno dimostrato che i lievi ma duraturi benefici della psicoterapia si hanno sia nei pazienti trattati di persona sia in quelli trattati online (risultati pubblicati sul Clinical Gastroenterology and Hepatology).

L’intestino è considerato il “secondo cervello” ed è spesso l’organo bersaglio di somatizzazioni: il supporto della psicoterapia non agisce direttamente sulla sindrome del colon irritabile in senso stretto ma aiuta il paziente a risolvere le situazioni sottostanti di ansia, depressione, tensione e aggressività, portandolo ad avere le risorse per gestire autonomamente lo stress e diminuire la frequenza e l’intensità delle recidive.

Conclusioni

La sindrome del colite è una patologia complessa: è difficile da diagnosticare e ancora più difficile da curare. Spesso le recidive sono situazioni invalidanti che colpiscono duramente la qualità di vita di chi soffre di questo disturbo.

La capacità di agire al di fuori dei semplici sintomi e di rivedere globalmente il proprio stile di vita e di alimentazione è alla base della guarigione: i farmaci non riescono a curare la colite, ne alleviano solo i sintomi. È necessario agire su più fronti e impegnarsi attivamente per migliorare le condizioni di salute e salubrità di base del proprio corpo e della propria mente, in modo da non dare all’intestino nessuna occasione per innescare i meccanismi che portano alle recidive.