Dieta per emorroidi: cibi consigliati e cibi da evitare

Dieta per le emorroidi? Ebbene sì, un regime alimentare adatto al caso, è uno dei primi passi da compiere non appena ci si accorge di essere alle prese con questo tipo di disturbo: un intervento precoce sull’alimentazione che si segue, infatti, consente di ridurre le probabilità che il problema di sviluppi e si aggravi, con conseguenze fastidiose dal punto di vista dei sintomi e delle soluzioni che dovranno essere successivamente adottate se il problema persiste o addirittura si aggrava.

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Dieta per emorroidi cosa mangiare?

Prima di definire i cibi sì ed i cibi no ideali per arginare e se possibile risolvere (quando in forma lieve) il problema delle emorroidi, è bene precisare che: lo scopo di una dieta per le emorroidi è, in primo luogo, quello di prevenire la stipsi, fermo restando che in alcune circostanze il disturbo può essere determinato dal motivo esattamente opposto. La costante assunzione di acqua e fibre alimentari, ad ogni modo, permette di tenere sotto controllo tutte e due le condizioni, anche nel caso in cui siano abbinate a colon irritabile.

Da privilegiare sono certamente le fibre solubili: è meglio introdurle nell’organismo con l’alimentazione e non con gli integratori, a cui si dovrebbe ricorrere solo se la dieta non dà i risultati sperati.

Il regime alimentare da seguire dovrebbe essere basato sulle molecole prebiotiche – le fibre alimentari, appunto, ma anche i polisaccaridi – e sui micro organismi probioticiprobiotici, vale a dire i batteri fisiologici in grado di . All’interno dell’intestino l’attività della flora batterica favorisce la liberazione di molecole grazie alle quali la salute della mucosa intestinale può essere migliorata.

Oltre quanto sopra detto, occorre, prestare attenzione alle quantità di lipidi e di proteine che si assumono, dal momento che essi sono responsabili – almeno in misura parziale – del pH delle feci, il quale aumenta con la crescita delle molecole proteiche e diminuisce con la crescita delle molecole grasse. Per di più, i grassi contribuiscono a proteggere le emorroidi, visto che – se assunti nelle dosi corrette – agevolano l’espulsione delle feci.

Insomma, nella scelta di ciò che si mangia si deve perseguire l’obiettivo di non stressare troppo l’intestino dal punto di vista farmacologico o chimico, così che esso non si infiammi e non si irriti. Ecco spiegato il motivo per il quale devono essere evitate, oltre alle molecole nervine come la teina, la capsaicina, la piperina e le altre molecole piccanti, che si trovano nei ravanelli, nel pepe, nello zenzero, nello scalogno, nella senape, nel rafano, nel peperoncino, nella cipolla, nell’aglio e nel wasabi.

Una dieta per emorroidi sanguinanti o infiammate dovrebbe prevedere dei pasti il più possibile leggeri e ricchi di fibre: via libera, quindi, ai cereali, alla frutta e alla verdura. Occorre, inoltre, idratarsi molto e quindi bere acqua in grandi quantità: ciò permette di formare feci morbide e di garantire un’evacuazione priva di problemi.

Entrando più nel dettaglio, vale la pena di conoscere il contenuto di fibra negli alimenti che la propongo in maggiori quantità: una mela, per esempio, presenta 4 grammi di fibra, così come una pera; ce ne sono 2 grammi, invece, in una dose di spinaci, in una dose di cavolfiori, in una dose di cavoletti di Bruxelles, in un mandarino e in una dose di broccoli. Vanno bene anche il riso integrale, pane integrale, zucchine, come anche le patate, i piselli e i fagioli.

Emorroidi cibi da evitare

Tra i cibi da evitare nel caso in cui si soffra di emorroidi ci sono i formaggi stagionati e i crostacei, ma anche il cioccolato e gli insaccati. Dovrebbero essere messi al bando, o comunque consumati in quantità molto limitate, gli alimenti piccanti e quelli speziati. Attenzione, inoltre, ai super alcolici, mentre il caffè è concesso ma in dosi modeste.

Evitare tutti i cibi fortemente trasformati, questo almeno fino a quando non si guarisce: ecco perché è opportuno adottare la massima cautela soprattutto quando si mangia fuori casa, al ristorante o al fast food. Tutti gli alimenti molto raffinati si caratterizzano per quantità di fibre ridotte e quindi rischiano di provocare feci dure e difficili da espellere.

Conclusioni

In sintesi, nel momento in cui ci si rende conto di avere a che fare con una patologia emorroidaria è consigliabile intervenire il prima possibile sulle proprie abitudini alimentari, che spesso concorrono a peggiorare il problema o comunque contribuiscono ad amplificare i processi infiammatori e i fastidi che ne derivano: per un po’ di tempo è bene concentrarsi su frutta e verdura, mettendo da parte salumi, formaggi grassi e alimenti speziati. Per ultimo ma di primaria importanza… ricordarsi di bere molta acqua 1,5 / 2,5 litri al giorno!