Unghia incarnita: rimedi

Unghia incarnita: un problema abbastanza frequente nei piedi. Dolorosa, antiestetica e talvolta pericolosa (in caso di diabete), questa patologia incide notevolmente sulla qualità della vita, infatti chi ne è afflitto ha difficoltà a svolgere le normali attività quotidiane e non di rado il dolore che provoca è così forte da immobilizzare quasi completamente che ne soffre.

Quali le cause e quali i rimedi per affrontare il problema ed evitare ulteriori complicazioni che possono scaturire da possibili infezioni?

Quando si rende necessario un consulto medico e come ridurre il rischio che l’infezione si propaghi?

Nei casi più complicati che tipo di intervento viene fatto per risolvere il problema e quali sono i tempi di guarigione dopo che l’unghia è stata rimossa? Come prevenire questa fatidiosa patologia? Scopriamolo!

Unghia incarnita: cos’è, possibili cause

L’unghia incarnita (termine medico onicocriptosi), è una patologia che generalmente si manifesta nei piedi ed in particolare nell’alluce quando, in conseguenza di una crescita anomala o ad un trauma, l’unghia va a conficcarsi nella carne causando nella maggioranza dei casi infezione con conseguente intenso dolore, gonfiore e secrezioni purulente dove i batteri si moltiplicano creando un circolo vizioso che se non bloccato può causare problemi anche seri per la salute.

Uno dei motivi principali (oltre i problemi di natura patologica) per cui si arriva ad avere una o più unghie incarnite, è l’errato modo di tagliarle. Pensando che sia corretto assecondare la forma stessa del dito, tendiamo ad arrotondarla fino all’estremità laterale, inducendola così a crescere verso l’interno del dito, successivamente le calzature strette faranno il resto.

L’onicocriptosi può anche essere indotta da vere e proprie patologie come ad esempio il diabete, l’onicomicosi, obesità ed artriti. Queste sono alcune delle principali malattie che concorrono a sviluppare l’unghia incarnita.

Un altro fattore importante che contribuisce all’insorgere dell’unghia incarnita è l’uso frequente di scarpe strette e chiuse. Queste oltre che favorire una eccessiva sudorazione del piede, comprimono costantemente l’unghia spingendola a crescere verso l’interno del dito causando così l’insorgere della patologia.

Anche i traumi possono causare l’onicocriptosi, infatti non è raro che questa si manifesti dopo uno schiacciamento del dito.

Quando è il caso di rivolgersi ad un dottore?

Ci sono circostanze in cui è importante intervenire il prima possibile per evitare ulteriori complicazioni che le unghie incarnite possono provocare. Alcune patologie come ad esempio il diabete impongono di prestare più che la solita attenzione in quanto chi soffre di questa patologia rischia gravi complicazioni. Quindi occorre assolutamente rivolgessi ad un medico (il podologo) quando:

  • Si soffre di diabete;
  • Quando il sistema immunitario per qualsiasi ragione è debole e non in grado quindi di contrastare adeguatamente le infezioni;
  • Quando si hanno problemi già preesistenti a carico dei piedi… tipo neuropatia diabetica;
  • Quando abbiamo tentato di curare l’unghia senza però aver ottenuto la guarigione della stessa.

Come curare l’unghia incarnita

Premesso che un consulto dal podologo (il dottore che si occupa di queste patologie) è sempre consigliato, vediamo ora come intervenire per curare l’unghia incarnita quando la stessa è nelle fasi iniziali e cioè quando ancora non è presente una infezione.

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Ecco dunque come curare le unghie incarnite:

  1. Preparate un pediluvio con acqua tiepida, aggiungete alla stessa del bicarbonato di sodio o del sale. Mettete in ammollo il piede per 10 – 15 minuti e successivamente asciugate con cura, dato che l’umidità favorisce il proliferare dei batteri facilitando quindi l’insorgere di infezioni che potrebbero compromettere la riuscita della cura dell’unghia.
  2. Prendete un pezzettino di cotone ed inseritelo al lato dell’unghia in modo da indurla a ricrescere esternamente. Disinfettate con della tintura di iodio e applicate un cerotto, meglio ancora un bendaggio con della garza sterile.
  3. Ripetere questa operazione due volte al giorno.

La sera prima di coricarvi, fate in modo che l’eventuale bendaggio non ostacoli la traspirazione della pelle che deve rimanere asciutta e ben disinfettata (ricordate la tintura di iodio).

Se non notate miglioramenti nell’arco di qualche giorno, è indispensabile andare da un podologo e sottoporsi ad una visita accurata.

Come prevenire l’unghia incarnita

  • Indossare scarpe comode che non stringano eccessivamente il piede, meglio piuttosto larghe che strette onde evitare che l’unghia venga compressa verso la carne aumentando così le probabilità che si incarnisca;
  • Indossare calzini di cotone e cambiarli di frequente onde evitare il proliferare dei batteri e dei funghi i quali possono facilitare l’insorgere dell’onicocriptosi nonché dell’onicomicosi;
  • Tagliare le unghie avendo cura di seguire una linea orizzontale, evitando così che gli angoli vadino ad affondare lateralmente facilitando così l’insorgere della patologia. In sostanza il taglio non deve assecondare la forma del dito ma come si diceva poc’anzi questo rimane orizzontale e non troppo vicino all’attaccatura (soprattutto ai lati);
  • Tenere i piedi quanto più asciutti e puliti, avendo cura non appena se ne ha modo di indossare ciabatte in modo che i piedi rimangono ben asciutti;
  • Per arginare il dolore, gli adulti possono utilizzare farmaci contenenti paracetamolo, per i bambini è necessario consultare il proprio medico.

Come si può curare con altre terapie

Cosa succede se da soli non riusciamo a risolvere il problema dell’unghia incarnita? Una possibilità consiste nel rimuovere chirurgicamente una parte dell’unghia (intervento di avulsione), questa piccola operazione, viene eseguita in anestesia locale rimuovendo la parte dell’unghia che incarnita causa il problema. Segue una terapia di antibiotici che dura indicativamente da 7 a 15 giorni.

Nei casi più gravi si può ricorrere ad un intervento più invasivo (avulsione ungueale totale) che prevede l’asportazione completa dell’unghia ma in questo caso c’è il rischi che la stessa ricresca deforme, ragione per cui questa operazione viene fatta solo in casi particolarmente gravi. Nel caso si proceda ad asportare completamente l’unghia, occorreranno circa quatto mesi perché questa ricresca completamente.

Un altra possibilità (introdotta solo di recente) consiste nell’applicare un tutore sull’unghia, in modo da correggerne meccanicamente la crescita, questo sistema evita l’operazione chirurgica ed offre ottime probabilità di riuscita.

Ricapitolando

  • Una visita dal podologo è sempre da preferire in quanto lui è il professionista che si occupa di curare l’unghia incarnita;
  • Se si è affetti da patologie come diabete, artriti, onicomicosi, è necessario affrontare il problema con l’aiuto di personale qualificato. Patologie come quelle indicate (in particolare il diabete) possono indurre a complicazioni anche gravi.
  • Tagliare le unghie evitando di seguire la curva del dito. Il taglio deve essere orizzontale in modo che le punte laterali dell’unghia rimangano scoperte. Per facilitare il taglio può essere utile tenere in ammollo il piede per una decina di minuti;
  • Indossare scarpe comode, traspiranti, in modo che il piede rimanga ben asciutto;
  • Quando possibile preferire le ciabatte alle calzature integrali che comunque dovrebbero essere sempre piuttosto larghe in modo da lasciare alle dita dei piedi abbastanza spazio ed evitare così lo schiacciamento dell’unghia sul letto ungueale;
  • In caso di traumi prestare più che la solita attenzione ai consigli sopra indicati e monitorare costantemente che non insorgano infezioni che nel caso si presentino devono essere curate tempestivamente.