Come smettere di russare: rimedi e suggerimenti efficaci

Russare oltre a condizionare pesantemente il rapporto di coppia, nei casi più gravi è una seria minaccia alla salute dell’individuo che ne è vittima. Rimedi miracolosi per smettere di russare non ce ne sono, ma adottando alcuni accorgimenti adeguati alle proprie necessità è possibile ridurre se non eliminare il problema.

Le statistiche fanno emergere un dato molto significativo: il 30/40 % degli adulti (soprattutto maschi) superati i 35 anni russa abitualmente, mentre il 50% lo fa saltuariamente, si tratta quindi di un problema molto comune che però può essere affrontato con buone possibilità di successo.

Chi russa va incontro a diversi problemi che ne condizionano la vita anche nelle ore diurne: mal di testa, sonnolenza, aritmia cardiaca, ipertensione arteriosa, nervosismo, sono tutte possibili conseguenza dovute ad un cattivo riposo causato dalla roncopatia.

Possibili cause

Russare è la naturale conseguenza di una cattiva circolazione dell’aria all’interno delle vie respiratorie, solo quando si arriva a comprendere la causa è possibile trovare la giusta soluzione al problema e recuperare il buon sonno perduto.

Raggiunta la mezza età, si ha un naturale rilassamento dei tessuti muscolari situati nella gola, palato e lingua. Questa perdita di tonicità muscolare causa un restringimento delle vie respiratorie quando durante il sonno i muscoli tendono a rilassarsi maggiormente.

Ognuno di noi è diverso! In generale gli uomini hanno vie aeree più strette rispetto alle donne e quindi sono più propensi a russare. Una gola stretta, una palatoschisi, adenoidi ingrossate, setto nasale deviato e altri attributi fisici anche ereditari, contribuiscono in modo più o meno importante al manifestarsi del problema.

Essere in sovrappeso o fuori forma. Alcol e farmaci. L’assunzione di alcool ed alcuni tipi di farmaci (sedativi – ma non solo) aumentano il rilassamento muscolare.

Postura assunta per dormire. Dormire sulla schiena consente un più facile schiacciamento delle vie respiratorie della gola, in special modo se si è in sovrappeso.

Fumare irrita le vie aeree e le rende meno pervie.

Consigli, suggerimenti per arginare il problema

Per coloro che sono in sovrappeso è bene sapere che l’eccesso di massa grassa presente nella zona del collo, contribuisce notevolmente allo schiacciamento delle vie respiratorie (specie se si dorme a pancia in su). Per migliorare la situazione è opportuno ridurre gradualmente il proprio peso ed al contempo fare esercizi per rinforzare la massa muscolare del collo (se avete problemi di cervicale è necessario un consulto medico prima di fare esercizi).

Mantenere una buona forma fisica può aiutare a smettere di russare. Fare esercizi per tonificare braccia, gambe e addominali, porta di riflesso a migliorare anche la tonicità dei muscoli della gola responsabili di mantenere aperte le vie respiratorie.

È certo che fumare irrita le vie respiratorie rendendole meno funzionali favorendo quindi il manifestarsi della roncopatia. Molto spesso liberarsi di questo vizio significa anche ritrovare un buon sonno… russare sarà solo “roba di altri tempi”.

Evitare di bere alcolici soprattutto prima di andare a dormire può contribuire a smettere di russare perché gli alcolici contribuiscono a rilassare i muscoli della gola e interferiscono quindi con la respirazione. Questi effetti si hanno anche assumendo farmaci sedativi e similari per cui prima di consumarli, chiedete un parere medico e fate presente che soffrite di roncopatia.

Non bere camomilla o tisane prima di coricarsi: sebbene queste conciliano ed aiutano ad avere una buona qualità del sonno e anche vero che rilassano molto i muscoli della laringe aumentando così le vibrazioni dell’agula. Generalmente chi assume queste bevande prima di coricarsi, tende a russare più forte di coloro che non le assumono.

Evitare di dormire in posizione supina (pancia in sù). Dormire con la pancia all’insù favorisce la compressione delle vie respiratorie, molto meglio dormire “di lato” se vogliamo smettere di russare.

Curare eventuali allergie: un naso congestionato induce a russare. Sia che si tratti di un raffreddore o di allergie, ci si dovrebbe impegnare a liberare le vie respiratorie prima di coricarsi, a tale scopo può essere utile fare dei suffumigi con bicarbonato di sodio.

Limitare la quantità di cibo nel pasto serrale: coricarsi con la pancia piena e magari gonfia di cibi pesanti difficili da digerire aumenta la possibilità di russare.

Tutori e guanciali

Ci sono metodologie più o meno invasive e più o meno costose. Cerchiamo di esporvele nella maniera più chiara possibile:

  1. cerottino-nasale
    Cerottini nasali: evitano la congestione nasale e aiutano nei casi meno “gravi”, quando il russare è passeggero e causato da allergie o raffreddori comuni. Applicati sul setto nasale, esercitano una leggera pressione allargando le narici e permettendo una maggiore ossigenazione. Ce ne sono differenti tipologie, trasparenti o normali e addirittura balsamici. Sono facili da mettere e togliere e sono la soluzione migliore per i bambini.
  2. Dilatatore Nasale
    Dilatatori nasali: realizzati in materiale elastico biomedico, possono essere inseriti in maniera discreta all’interno del naso, sia durante la notte che di giorno, aumentando l’ossigenazione. Infatti i dilatatori nasali aiutano non solo ad aumentare la quantità d’aria, alleggerendo l’ostruzione, quando si dorme, ma anche quando si pratica sport. Se ne trovano in commercio di diverse, in grado di adattarsi alle esigenze di ognuno.
  3. Apparecchio-antirussamento
    I Bite: sono protesi dentarie rimovibili in materiale termoformabile, che si agganciano o meno ai denti a seconda della tipologia e che evitano l’ostruzione delle vie respiratorie. Spingendo in avanti la mascella, si favorisce il passaggio dell’aria e si riduce il russamento. Questi sistemi però, soprattutto se dotati di ganci, sono sconsigliati per chi indossa protesi dentarie, o per i ragazzi e bambini che non avendo terminato la crescita, rischiano una seppur lieve deformazione della mascella.
  4. Cuscino-anti-russamento
    Cuscino anti-russamento: una soluzione semplice e poco invasiva. È cosa universalmente riconosciuta che dormire lateralmente aiuta a liberare le vie respiratorie mandibolari e quindi a diminuire il russare. Esistono differenti tipologie di cuscini, i migliori presentano una costituzione in materiale naturale e con un appoggio laterale per la fronte, che permette di mantenere la posizione giusta nel corso della notte.
  5. Cuscino antirussamento Interattivo
    Cuscino anti-russamento interattivo: un sistema di sensori gestiti da un software, si attiva nel momento in cui si inizia a russare e spinge la persona a cambiare posizione, gonfiando alcune camere d’aria interne, con riduzione fino al 70% dei casi. Sarà possibile inoltre tracciare il proprio russamento notturno e valutare se eventualmente rivolgersi ad uno specialista. In pratica un test che registra tutto il ciclo del sonno senza dover andare in ospedale

Operazioni chirurgiche

Il Laser: quando cuscini, cerottini, bite e compagnia bella hanno lasciato il tempo che trovano, ci si trova davanti ad un bivio: continuare a sperimentare o cercare una soluzione più definitiva?
Nel caso il russare derivi da un’ostruzione causata dal palato molle, il laser si dimostra una soluzione meno traumatica della chirurgia tradizionale. L’uvulofaringopalatoplastica a mezzo laser CO2 pulsato si realizza in anestesia locale senza avere la necessità di essere ricoverato, ma si torna a casa il giorno stesso. È preciso, pratico, non sanguina e si esegue in tempi molto brevi.

Per altre patologie, è necessario fare ancora riferimento ad una chirurgia più tradizionale, come nel caso della deviazione del setto nasale, con una Rinosettoplastica che dura 30 minuti e ha una convalescenza di 2 settimane, i Turbinati, la cui asportazione di porzioni di mucosa dura 25 minuti e ha una convalescenza di due giorni ed infine i depositi di adipe sul collo, eliminabili con una liposuzione di 30 minuti e una convalescenza di 7 giorni.
Tanti modi insomma, di affrontare questo problema: c’è solo da augurarsi che ognuno trovi la più adatta al proprio problema e che sia possibilmente quella definitiva.

L’apnea del sonno

Chi russa, potrebbe soffrire anche di apnea del sonno, una condizione potenzialmente molto pericolosa per la salute. L’apnea notturna (nota anche come osas) si verifica quando il restringimento delle vie aeree è totale.

Come distinguere il semplice russare dall’apnea notturna?

Questa patologia è chiaramente identificabile dal partner in quanto si manifesta palesemente in uno stop improvviso del russare. Nel momento in cui si riprende a respirare, l’individuo emette un gran respiro e subito dopo ricomincia a russare. La differenza nel ritmo respiratorio è notevole tanto da destare immediata preoccupazione a chi è vicino e osserva la circostanza.

Chi si rende conto di soffrire di questa patologia, dovrebbe assolutamente consultarsi con il proprio medico curante per poi essere indirizzato allo specialista che si occupa di tale problema.

Per maggiori informazioni può esserti utile leggere questa intervista fatta al Pofessor Ferini Strambi: Attenti alle apnee del sonno. In pericolo cuore e memoria.

Roncopatia: chi è lo specialista che la cura

Principalmente il professionista che si occupa della roncopatia è l’otorinolaringoiatra il quale fatta una diagnosi, potrà indicare al paziente la cura più indicata al suo caso, o indirizzarlo ad altri professionisti se il caso lo richiede.