Sintomi della gastrite

I sintomi della gastrite hanno a che fare con bruciori e dolori di stomaco e compromettono la sua funzione digestiva: a seconda del tipo di disturbo con cui si ha a che fare, possono essere più o meno intensi e, di conseguenza, influire sulla qualità della vita in misura minore o maggiore.

Sintomi generali della gastrite

Tra i sintomi della gastrite, il più comune e diffuso è rappresentato dal bruciore di stomaco: in pratica, una sensazione di infiammazione che colpisce la regione gastrica, che non di rado si accompagna all’alitosi e all’impressione di avere in bocca un cattivo sapore.

Chi soffre di gastrite, inoltre, al mattino dopo essersi svegliato può avvertire nel cavo orale un sapore ferroso.

Non di rado, poi, è presente il reflusso gastroesofageo, che consiste nella risalita del liquido acido nella gola, o addirittura in bocca: si traduce in dolori e bruciori nel cavo orale.

Altri sintomi della gastrite sono l’aerofagia e il gonfiore addominale; nei casi più gravi possono verificarsi anche episodi di nausea o vomito. Nell’eventualità in cui nel vomito si dovessero notare delle tracce di sangue, è necessario consultare immediatamente il proprio medico; la stessa cosa va fatta se la presenza di sangue coinvolge le feci.

Esistono, poi, altre sintomatologie che sono connesse alla gastrite, nel senso che ne rappresentano una conseguenza indiretta: può verificarsi, per esempio, una degradazione delle corde vocali, che può portare alla perdita della voce, determinata dal contatto tra l’esofago e i succhi acidi. Inoltre, nel momento in cui il gonfiore della bolla gastrica diventa eccessivo, non è raro avvertire delle difficoltà di respirazione e una sgradevole sensazione di pesantezza, con un affaticamento precoce o, addirittura, la comparsa dell’ernia iatale.

Piccoli attacchi di tachicardia e di asma possono essere dovuti, a loro volta, al gonfiore eccessivo dello stomaco, la cui acidità può influire anche sull’intestino provocando stitichezza o intolleranze alimentari.

Bisogna mettere in evidenza, d’altro canto, che non sono rare le occasioni in cui la gastrite si dimostra silente, nel senso che non dà origine a sintomatologie visibili o rintracciabili: questi, per paradosso, sono i casi più pericolosi, perché si possono verificare delle disfunzioni in specifiche parti del corpo senza che si sia in grado di ricondurle a un problema evidente.

Insomma, non è detto che tutte le volte che la digestione si verifica in modo non corretto i sintomi della gastrite siano facili da individuare: ecco perché chi si sente spesso stanco o affaticato dovrebbe stare in allerta e non escludere la possibilità di problemi allo stomaco.

I sintomi della gastrite nervosa

Sono numerosi i sintomi della gastrite nervosa: saperli riconoscere è importante per riuscire a trattarli e a farli scomparire nella maniera più adeguata.

Il sintomo più evidente è la cosiddetta pirosi epigastrica, che non è altro che il bruciore che si avverte alla bocca dello stomaco e che, in molte circostanze, può propagarsi fino alla schiena; anche la tendenza a emettere frequenti eruttazioni non può essere sottovalutata, in quanto i gorgoglii allo stomaco sono causati da una produzione eccessiva di succhi gastrici che vanno a irritare le mucose in modo pericoloso.

La sintomatologia della gastrite nervosa varia, ovviamente, da individuo a individuo, anche in base alle cause che la originano: dalla nausea all’alito cattivo, dal gonfiore addominale al vomito, passando per la diarrea e la febbre che compaiono nei casi di gastrite acuta, le complicazioni possibili sono molteplici.

I sintomi della gastrite atrofica

I sintomi della gastrite atrofica, che consiste in una infiammazione cronica delle pareti gastriche, derivano dai mutamenti che coinvolgono la funzionalità gastrica normale, dovuti alla perdita della componente ghiandolare. Ecco, quindi, che si manifestano episodi di acloridria e di ipocloridria, ma anche di mancanza di secrezione di pepsinogeno, di disordini gastrointestinali, di dispepsia e di ipergastrinemia.

Nell’eventualità in cui la gastrite atrofica non venisse trattata in modo adeguato, anche l’iperomocisteinemia e l’anemia perniciosa sono sintomi del disturbo, in modo particolare nelle persone più anziane.

I sintomi della gastrite da reflusso

I sintomi più importanti della gastrite da reflusso riguardano il rigurgito e la cosiddetta pirosi, cioè il bruciore retrosternale. Può capitare, inoltre, di percepire lungo l’esofago la risalita di materiale acido.

Solo nella fase acuta la malattia da reflusso è accompagnata da uno spasmo esofageo, vale a dire una contrazione involontaria da cui può derivare un dolore retrosternale non molto diverso rispetto a quello dell’angina pectoris. Nella maggior parte dei casi, il dolore al torace che si prova per la gastrite da riflusso dipende da pasti troppo abbondanti: la sensazione di pesantezza viene amplificata nel momento in cui si mantiene la posizione sdraiata e peggiora ogni volta che si compie uno sforzo fisico.

Un altro sintomo che caratterizza la gastrite da reflusso è rappresentato dalla disfagia, che consiste nella difficoltà, da parte del cibo, a progredire lungo l’esofago.

Infine, vale la pena di menzionare i sintomi con localizzazione extraesofagea, una sintomatologia atipica ma che non può essere dimenticata nella rassegna di quelle riconducibili alla malattia da reflusso. In questo caso sono interessati l’apparato respiratorio e la gola: compaiono disturbi come la faringite, la laringite, la tosse cronica, l’asma, la disfonia e la raucedine, perché il reflusso acido giunge così in alto da arrivare alla gola: qui l’aria respirata lo nebulizza, dando vita a goccioline di dimensioni minuscole che, poi, giungono nei polmoni tramite l’inspirazione.

Va ricordato che la presenza di reflusso a volte è in grado di favorire la comparsa della labirintite, sulla quale influiscono anche la gastrite e l’aerofagia: per il momento gli esperti non sono ancora riusciti a identificare con chiarezza la correlazione tra i due fenomeni, ma si è indotti a credere che i giramenti di testa dipendenti dall’infiammazione del labirinto abbiano a che fare – anche – con problemi allo stomaco; e lo stesso vale anche per gli acufeni e alcuni problemi di udito.

Conclusioni

I sintomi della gastrite, in conclusione, si differenziano a seconda del tipo di disturbo con cui si ha a che fare: dal consueto bruciore di stomaco agli attacchi di asma, passando per il gonfiore addominale, sono diversi ma tutti fastidiosi e, pertanto, meritano di essere trattati e curati con attenzione.