Tunnel Carpale: sintomi, cause e cure

La sindrome del tunnel carpale (STC) è una malattia che interessa una struttura stretta del polso: il tunnel carpale, appunto. Si tratta di una patologia nervosa periferica molto comune: addirittura, è la più frequente del corpo umano. Riconoscerne il prima possibile i sintomi è fondamentale per trattare il disturbo in modo adeguato.

Professioni a rischio

I più colpiti dalla sindrome del tunnel carpale sono – come è facile immaginare – coloro che sono impiegati nel settore tessile, nel settore elettronico, nel settore manifatturiero, nel settore pellettiero, nel settore calzaturiero e nel settore alimentare, ma anche i cuochi di albergo, gli addetti al confezionamento pacchi e gli addetti ai pubblici esercizi. In sette casi su dieci i sintomi del tunnel carpale vengono avvertiti su tutte e due le mani, anche se si riscontra una prevalenza per la mano dominante.Tali disturbi riguardano sia la mano che le dita e in particolar modo il pollice, l’indice e il medio: non il mignolo, però. In genere il dolore si manifesta con una intensità più elevata di notte che non di giorno. A volte, si possono riscontrare delle difficoltà nello svolgimento di attività e lavori semplici, come per esempio l’uncinetto o l’atto di stappare una bottiglia; in più, non sono infrequenti sensazioni e dolori che dalla mano si propagano in direzione della spalla lungo tutto il braccio. Tra queste sensazioni, c’è anche un’impressione paragonabile a una scossa elettrica, sempre nelle prime tre dita della mano.

Sintomi della sindrome del tunnel carpale

I sintomi del tunnel carpale possono essere ricondotti a una generale sensazione di intorpidimento e di dolore delle dita e della mano. Nella popolazione la sindrome si osserva molto più di frequente nelle donne che negli uomini, con una proporzione di tre a uno, ma l’incidenza dipende in misura significativa dal tipo di attività lavorativa che si svolge: nel contesto di particolari categorie professionali, infatti, capita che questa malattia riguardi addirittura sei soggetti su dieci.

Nella maggior parte dei casi i sintomi del tunnel carpale si presentano in modo graduale e progressivo e non è necessario che la mano abbia subìto dei danni per notarli. Quasi sempre essi si rivelano più gravi nel lato del pollice.

Come detto, è nel corso della notte che i formicolii e i dolori si fanno più vivi, al punto da essere in grado di rendere il riposo difficile o comunque disturbarlo. Durante il giorno, invece, sono semplici azioni a fare in modo che il dolore sia fastidioso: guidare e manovrare il volante della macchina, per esempio, ma anche prendere un bicchiere di acqua in mano.

La sintomatologia può essere ridotta agitando le mani o scuotendole, ma ovviamente l’effetto è molto limitato. Per quel che riguarda la progressione temporale, i sintomi del tunnel carpale in un primo momento appaiono e scompaiono, per poi divenire costanti con il passare delle settimane. Anche i movimenti più banali, quali il cucire o l’allacciarsi i bottoni di una camicia, possono essere ostacolati e diventare pressoché impossibili per colpa della sensazione di debolezza e di goffaggine che si accompagna al tunnel carpale, una condizione che sovente porta anche a far cadere gli oggetti che si tengono in mano.

Solo nel momento in cui il quadro sintomatologico comincia ad assumere una certa gravità, i muscoli che si trovano alla base del pollice possono iniziare ad atrofizzarsi perché perdono la propria struttura.

Diagnosi e Trattamenti

infografica tunnel carpale

Per stabilire se si ha a che fare esattamente con la sindrome del tunnel carpale, è necessario sottoporsi a una visita accurata, nel corso della quale il medico chiede l’esecuzione di alcuni test fisici, esercitando sul nervo mediano al polso una pressione per evocare l’intorpidimento e il formicolio delle dita e constatando la debolezza eventuale dei muscoli situati in corrispondenza della base del pollice, ma anche evocando la scossa sulle dita toccando il decorso del nervo mediano al polso.

I trattamenti non chirurgici

Premesso che la sindrome del tunnel carpale generalmente migliora nel momento in cui si smette di svolgere la professione o l’attività che l’ha determinata (sempre ammesso che la sua origine si spieghi in questo modo), va detto che non sempre è necessario intervenire per via chirurgica per risolvere il problema: quello che conta, però, è riuscire ad eseguire la diagnosi il prima possibile.

In presenza di una condizione moderata o lieve, infatti, sono previste misure di trattamento semplici come il ricorso a una stecca rigida o a un tutore, da indossare nel corso della notte affinché il polso possa essere mantenuto in una posizione neutra e il nervo mediano non possa essere irritato. Nulla vieta, per altro, di indossare i tutori anche mentre si svolge l’attività lavorativa.

Tra i vari trattamenti non chirurgici possibili ci sono le infiltrazioni di steroidi: attenzione, però, perché le iniezioni di cortisone effettuate dentro i legamenti del carpo sono sì in grado di arrecare un certo sollievo, ma non è detto che facciano sparire del tutto i sintomi. Per di più, ci sono molti casi in cui il cortisone non può essere somministrato: per esempio, se si soffre di diabete. Per quel che riguarda i farmaci, i cosiddetti FANS, vale a dire i farmaci antinfiammatori non steroidei, permettono di alleviare il dolore: che si tratti di ketoprofene, di nimesulide o di ibuprofene, devono comunque essere assunti dietro prescrizione del medico.

I trattamenti chirurgici

Nel momento in cui le terapie fisiche e mediche non garantiscono gli effetti desiderati si ricorre alla chirurgia, necessaria anche se i sintomi della STC sono presenti da molto tempo. La chirurgia è raccomandata per prevenire danni irreversibili soprattutto se si è in presenza di una compressione del nervo mediano che dura da tempo e che, proprio per questo motivo, ha determinato un deperimento dei muscoli del pollice causa di un continuo intorpidimento.

Link utile: Intrevento del tunne carpale

Conclusioni

I sintomi della STC, in conclusione, sono abbastanza facili da riconoscere, poiché si concretizzano come dolori e formicolii alle prime tre dita della mano o delle mani interessate dal problema. A quel punto, è necessario intervenire con un trattamento ad hoc.