Proteine in polvere migliori

Per acquistare le proteine in polvere migliori si dovrà partire dall’obiettivo che si vuole raggiungere: un body builder avrà esigenze nutrizionali diverse da chi intende perdere peso. Vediamo insieme le caratteristiche che le proteine in polvere migliori devono possedere per soddisfare le necessità di ciascun consumatore.

proteine in polvere migliori

Come scegliere le proteine in polvere migliori: l’etichetta

I parametri da considerare prima di eleggere le proteine in polvere migliori sono molteplici ma ve ne sono alcuni che ogni consumatore, sportivo e non, dovrebbe considerare prima di compiere il suo acquisto. E’ di fondamentale importanza leggere l’etichetta: è qui che ogni confezione si fa conoscere indicando esattamente cosa contiene e in che quantità. Dopo aver valutato la qualità dei parametri, ciascuno potrà scegliere in maniera consapevole le proteine in polvere migliori da integrare alla propria dieta alimentare.

I parametri principali indicati su ogni confezione di proteine in polvere solitamente indicano: il Valore Biologico, il rapporto di efficienza proteica, la digeribilità, il contenuto di amminoacidi essenziali, l’amminoacido limitante, il punteggio chimico, ed infine l’utilizzazione proteica netta.

Valore Biologico

Il Valore Biologico è rappresentato in etichetta dalla sigla VB o BV, ed indica la quantità di azoto realmente assorbita ed utilizzata dall’organismo. L’azoto è una componente fondamentale per il corpo umano, in quanto il suo intervento risulta indispensabile nella formazione di diverse strutture organiche, prime fra tutte le proteine ma anche diversi acidi nucleici. Una proteina con Valore Biologico perfetto, ovvero pari a 100, è quella proteina in cui gli amminoacidi assorbiti e quelli rilasciati sono in equilibrio; in questo senso la proteina che si utilizza come riferimento comparativo è quella dell’uovo il cui VB è pari al 100%.

Rapporto di Efficienza Proteica

Il rapporto di efficienza proteica compare in etichetta con la sigla PER e sta ad indicare l’aumento del peso corporeo, espresso in grammi, per ogni grammo di proteina ingerito. Le proteine con più alto rapporto di efficienza proteica sono quelle del latte (3,1), seguite da quelle della soia (2,1).

Digeribilità

La digeribilità (D o PD sull’etichetta), definita in termini tecnici anche Coefficiente di Utilizzazione Digestiva (sulla confezione può comparire anche sotto la sigla CUD), è il risultato del rapporto fra azoto ingerito ed azoto realmente assorbito dall’organismo. Tra le proteine in polvere derivate dal latte e le proteine in polvere derivate dalla soia le più digeribili risultano quelle del latte, ma fra gli alimenti, per digeribilità spiccano quelle del grano.

Presenza di Amminoacidi Essenziali

Sia le proteine vegetali che quelle animali contengono una buona dose di amminoacidi essenziali. Le proteine animali sono complete o nobili contenendo tutti i 9 amminoacidi necessari all’organismo per dar vita ad una proteina completa. Anche in questo caso le proteine del latte o dell’uovo risultano essere qualitativamente migliori rispetto a quelle della soia.

Amminoacido Limitante

Non sempre riportato in etichetta, l’amminoacido limitante è quell’amminoacido che diventa un limite alla costituzione della proteina perché è presente in quantità più ridotte rispetto agli altri amminoacidi. Conoscere quale è l’amminoacido limitante è fondamentale: solo in questo modo si potrà integrare la sua presenza attraverso il cibo o attraverso proteine isolate specifiche. Ricordiamo comunque che assumendo proteine in polvere derivate dal latte o dall’uovo si riusciranno ad assumere tutti i 22 amminoacidi necessari alla costituzione delle proteine muscolari.

Punteggio Chimico

Il punteggio chimico o indice chimico (IPC in etichetta) rappresenta il rapporto tra la quantità di un amminoacido essenziale, presente in un grammo della proteina che si vuole analizzare e la quantità dello stesso amminoacido presente in un grammo della proteina dell’uovo, che convenzionalmente viene presa come proteina animale di riferimento. Più alto è il risultato, maggiore è la presenza di amminoacidi essenziali all’interno della proteina di riferimento.

Utilizzazione Proteica Netta

L’utilizzazione proteica netta è espressa in etichetta mediante la sigla NPU e va ad indicare la quantità di azoto ingerito che viene trattenuto dall’organismo.

Conclusioni

Chi vuole acquistare le migliori proteine in polvere ed esser certo di avere un prodotto completo, facilmente assimilabile ed efficace dovrà rivolgersi alle proteine derivate dal latte o dall’uovo: sono indubbiamente queste le più utilizzate ed acquistate dagli sportivi che vogliono aumentare la struttura muscolare del proprio corpo. Ma vi sono delle occasioni in cui le proteine derivate dalla soia sembrano essere ideali, sia per gli atleti che per chi vuole dimagrire.

Le migliori proteine in polvere per gli sportivi

La velocità di assimilazione, la digeribilità e i livelli di amminoacidi essenziali ci dicono che le migliori proteine in polvere per costruire massa muscolare sono indubbiamente le proteine derivate dal latte. Solo dopo aver raggiunto i livelli sperati si potranno sostituire in parte le proteine del latte con quella della soia, molto più efficienti per definire la muscolatura.

Proteine migliori per perdere peso

Chi vuole acquistare proteine in polvere per dimagrire e sostituire la massa grassa con la massa magra può preferire le proteine derivate dalla soia, migliori, perché accelerano il metabolismo incidendo positivamente sull’ormone tiroideo tiroxina. Un vero toccasana per chi vuole un piccolo aiuto per buttar via i chili di troppo.