Pelo incarnito, 6 modi per rimuoverlo

Il pelo incarnito rappresenta un inestetismo che a volte può risultare fastidioso e poco piacevole: in realtà, si tratta di un semplice pelo che, cominciando a crescere nel follico, si è arricciato su sé stesso, o più semplicemente di un pelo che è rimasto “imprigionato” sotto la pelle. Esso può essere presente in qualunque parte del corpo, dalle braccia alle gambe, dalla schiena al viso. Ecco se modi pratici ed efficaci per rimuoverlo senza danneggiare la pelle.

6 modi per rimuovere il pelo incarnito

Metodo 1 L’esfoliazione

Un primo metodo per rimuovere il pelo incarnito consiste nel ricorrere all’esfoliazione: è sufficiente sfregare la zona interessata per due volte al giorno, in modo tale che si eliminino le cellule morte che potrebbero rendere “prigioniero” il pelo, ma anche per rimuovere l’eventuale accumulo di sebo e l’eventuale sporcizia.

Attraverso l’esfoliazione, inoltre, la punta del pelo potrebbe essere spostata fisicamente; si può usare, per questo rimedio, un guanto esfoliante, ma può tornare utile anche un trattamento esfoliante a base di olio di oliva e di zucchero.

Per le gambe, invece, è consigliato un trattamento esfoliante a base di sale. L’importante è che i movimenti siano il più possibile delicati: insomma, da un lato la pelle deve essere ben esfoliata, altrimenti il pelo non esce, ma dall’altro lato non bisogna esagerare, perché c’è il rischio che la zona inizi a sanguinare. Meglio, quindi, esfoliare molto delicatamente per lungo tempo che imprimere una forza eccessiva per pochi secondi.

Insomma, affinché il trattamento abbia successo c’è bisogno di:

  • pazienza
  • attenzione
  • cautela.

Metodo 2 con ago e pinzette per sopracciglie

Un altro metodo per dire addio al pelo incarnito è quello che, in apparenza, sembra più banale e più semplice, ma non per questo meno efficace: lo si rimuove fisicamente, aiutandosi con delle pinzette.

Risulta importante che esse siano opportunamente disinfettate con dell’alcol prima di procedere, in modo da evitare qualsiasi rischio di infezioni; se non si amano le pinzette, comunque, si può ricorrere a un normale ago da cucito (o a qualsiasi altro strumento appuntito), tramite il quale andare a rompere lo strato della pelle che si trova più in superficie così da scoprire l’estremità superiore del pelo. Nel momento in cui esso viene afferrato con la pinzetta, comunque, è importante prestare attenzione a non spezzarlo.

Metodo 3 con il sale

Tra i tanti prodotti a cui si può ricorrere nella lotta al pelo incarnito, il comune sale da cucina si rivela uno dei più efficaci: si tratta, infatti, di un rimedio esfoliante naturale più che buono, in quanto consente di aumentare la circolazione superficiale per osmosi e, al tempo stesso, di eliminare le cellule morte.

Ecco, quindi, che basta applicare sull’area interessata una soluzione di acqua e sale, da tenere per qualche minuto, per fare sì che il pelo si esponga. L’azione del sale, infatti, determina una momentanea disidratazione della pelle in conseguenza dell’assorbimento dei liquidi: in sostanza, la pelle perde volume e l’operazione di estrazione risulta facilitata.

Non va dimenticato, poi, che il sale ha un elevato potere antibatterico e disinfettante, utile per prevenire le eventuali infezioni che potrebbero essere provocate da un eccesso di sebo.

Metodo 4 con lo zucchero

Anche lo zucchero e in particolare lo zucchero raffinato (cioè quello bianco), si dimostra un fedele alleato per combattere il pelo incarnito. Vi si può ricorrere, infatti, per mettere a punto uno scrub reso possibile dalla durezza dei suoi granelli.

Tutto quello che bisogna fare è formare con un po’ di zucchero e un po’ di acqua una pasta morbida, la quale dovrà essere applicata e sfregata sulla zona interessata con delicatezza, così che – una volta rimossa la pelle morta in superficie – il pelo sia esposto e possa poi essere estratto.

Metodo 5 con i farmaci

Anche i farmaci contro l’acne permettono di uscire vincitori dalla sfida contro il pelo incarnito. Il motivo è presto detto: il pelo incarnito, infatti, non è molto differente da un brufolo, a maggior ragione nel caso in cui vi sia del pus.

Ecco, dunque, che il ricorso a un prodotto a base di acido salicilico o a base di perossido di benzoile, se l’applicazione viene ripetuta per varie volte al giorno per alcuni giorni, dà risultati visibili e immediati. Il problema, quindi, si risolve, perché il gonfiore della pelle sparisce, o comunque si riduce notevolmente e di conseguenza il pelo ha a disposizione una maggiore quantità di spazio per crescere. In sostanza, a quel punto il pelo incarnito ha la possibilità di crescere verso l’esterno e non più verso l’interno.

Se non si ha intenzione di comprare un farmaco contro l’acne, ad ogni modo, si possono sfruttare gli altri metodi che di solito vengono utilizzati per combattere i brufoli e cioè il dentifricio o l’aspirina.

Metodo 6 gli impacchi

Infine, il sesto e ultimo metodo per rimuovere il pelo incarnito prevede di sfruttare l’azione degli impacchi. In che modo? Basta applicare sul pelo incarnito un impacco caldo e umido per qualche minuto, così che la pelle risulti più morbida.

Si inizia mettendo una salvietta sotto il getto dell’acqua calda, bagnandola e strizzandola, per poi appoggiarla contro il pelo. Nel momento in cui la salvietta comincia a diventare fredda, la si passa ancora sotto il getto dell’acqua calda.

Un trattamento di questo tipo permette di rendere il pelo più morbido, così che si possa avvicinare alla superficie della pelle e possa essere individuato senza difficoltà. Se l’impacco non dà risultati dopo qualche minuto, non c’è nessun problema: lo si può lasciare per più tempo, fino a quando il pelo non giunge in superficie. Attenzione, però, perché se dopo lungo tempo il pelo non si fa “vedere”, vuol dire che non può essere rimosso (o, addirittura, che non si ha a che fare con un pelo incarnito).

Conclusioni

Insomma, rimuovere un pelo incarnito non è così difficile: con qualche semplice accorgimento l’inestetismo sparisce nel giro di breve tempo, senza fatica e – soprattutto – senza dolore.

Va ricordato, infine, che nel caso in cui il pelo si trovi al di sotto di una crosta, la sua rimozione potrebbe rivelarsi più difficile del previsto e, se non eseguita in modo corretto, potrebbe provocare un sanguinamento. Bisogna, quindi, usare sempre la massima cautela, per evitare che l’inestetismo peggiori.