Olio di colza: cos’è, proprietà, principali utilizzi

L’olio di colza è un olio di origine vegetale che viene ricavato dai semi di questa pianta: a caratterizzarlo in modo peculiare è l’acido erucico, un acido grasso di cui è molto ricco, che lo rende pericoloso per la salute dell’uomo. Proprio per questo motivo vengono prodotte artificialmente delle varietà di colza il cui contenuto di acido erucico è inferiore al 5%.

olio di colza

Cos’è l’olio di colza

Tratto dai semi di colza, l’olio di colza viene prodotto in modo particolare in Pakistan, in Canada e in India.

Può sembrare strano che sia commestibile, soprattutto se si pensa che in passato si era soliti ricorrervi per l’illuminazione delle strade o come carburante per i veicoli, eppure il suo impiego alimentare è più diffuso di quel che si possa pensare: si è cominciato a mangiarlo intorno alla metà dell’Ottocento, anche se ben presto ci si è accorti che si trattava di un prodotto di bassa qualità, con effetti tutt’altro che apprezzabili sulla salute umana.

All’interno dell’olio di colza ci sono acidi grassi saturi come l’acido stearico e l’acido palmitico, ma anche acidi grassi monoinsaturi come l’acido gadoleico e l’acido oleico.

Le proprietà

Le proprietà dell’olio di colza derivano dalla sua composizione, ricca sia di grassi insaturi che di grassi saturi. Sono i primi, ovviamente, ad avere un effetto benefico sull’organismo: va segnalata, per altro, una proporzione eccellente tra gli omega 6 e gli omega 3. In particolare, in 100 grammi di olio sono presenti 22 grammi di omega 6 e 9 grammi di omega 3. L’apporto calorico, comunque, è davvero elevato, con 890 calorie ogni 100 grammi di prodotto.

Negli Stati Uniti, nel 2006, la Fda, cioè la Food and Drug Administration, ha approvato una dichiarazione nella quale fa riferimento al consumo di questo olio e alla sua correlazione con la diminuzione delle malattie del cuore, in virtù degli acidi grassi polinsaturi che contiene (cioè gli omega 6 e gli omega 3).

Anche in Germania l’olio di colza è apprezzato per le sue proprietà benefiche: anzi, è ritenuto un alimento molto salubre, al punto che il suo costo è piuttosto elevato.

E in Italia? Nel nostro Paese la situazione è differente e quindi quest’olio è irreperibile per uso alimentare, se si esclude quello che si ritrova negli oli vegetali generici e nelle margarine. E non è un caso che in genere l’assunzione della margarina sia sconsigliata, così come è poco raccomandabile il consumo di quegli alimenti – il caso tipico è quello dei prodotti da forno – che la contengono.

Gli omega 3

L’olio di colza è senza dubbio una buona fonte di omega 3: questi, come già accennato, sono acidi grassi polinsaturi, a cui a volte si fa riferimento con il nome di vitamina F. Hanno il pregio di contrastare l’invecchiamento della pelle e inoltre sono in grado di migliorare le prestazioni della memoria.

Gli effetti benefici che garantiscono, in realtà, sono molto numerosi: oltre a favorire l’apprendimento, hanno un effetto anti-trombotico, vale a dire un’azione antiaggregante piastrinica in virtù della quale la possibile formazione nel sangue di coaguli può essere limitata. Inoltre, esercitano un controllo della pressione del sangue, conferendo alle pareti arteriose una maggiore elasticità e favorendo la fluidità delle membrane cellulari. Infine, hanno un’azione antinfiammatoria molto importante rispetto al morbo di Crohn, all’artrite reumatoide e ai dolori della sindrome pre-mestruale.

I principali utilizzi

Gli utilizzi dell’olio di colza variano a seconda della varietà che viene impiegata. Ognuna di esse presenta un contenuto diverso di acido erucico, ma anche di acidi grassi essenziali insaturi. L’olio VHOA e l’olio VGLN, per esempio, sono contraddistinti da un alto contenuto di acido oleico (il primo) e di acido gamma linolenico (il secondo), mentre l’olio LEHL e l’olio LEAR vantano un contenuto di acido erucico molto contenuto. L’olio HOLL, poi, ha il pregio di resistere all’irrancidimento e viene adoperato per le fritture; ha un basso tenote di acido gamma linolenico e un elevato tenore di acido oleico. Infine, c’è l’olio HEAR, che è destinato a impieghi non alimentari visto che ha un contenuto alto di acido erucico.

Conclusioni

In conclusione, l’olio di colza è una fonte eccellente di omega 3, ma ciò non vuol dire che possa essere consumato a fini alimentari: o, almeno, ciò non accade in Italia, mentre in altri Paesi come gli Stati Uniti e la Germania la situazione è differente.