Occhio di pernice: cause, cure e rimedi

L’occhio di pernice è una dermopatia molto fastidiosa che consiste in un significativo ispessimento della pelle tra le dita dei piedi (o anche a livello plantare), causato perlopiù dall’uso prolungato di scarpe scomode e strette, che sfregano continuamente su una determinata area del piede. Esistono tuttavia numerosi rimedi per rimuovere questa dermopatia, non esclusi quelli naturali o un intervento chirurgico ad hoc.

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Occhio di pernice: cosa è e quali sono le principali cause

L’occhio di pernice, denominato anche heloma molle, costituisce una delle forme più comuni di ipercheratosi (aumento eccessivo dello strato corneo dell’epidermide)e si manifesta, generalmente, tra gli spazi interdigitali. Si tratta, in altri termini, di un disturbo doloroso del piede che si presenta sotto forma di pelle in accumulo tra gli interstizi delle dita (in particolare, tra il quarto e il quinto dito) o anche sulla fascia plantare e, molto meno frequentemente, a livello dorsale. La sintomatologia dolorosa, lo ricordiamo, riguarda le zone del derma sottostanti l’ispessimento cutaneo, dove si forma il cosiddetto fittone corneo, che va a toccare le fibre nervose sensibili al dolore. L’heloma molle può essere causato:

  1. dalla costante pressione esercitata dalle scarpe, soprattutto quando sono troppo strette e rigide o hanno un tacco troppo alto;
  2. dalla carenza di tessuto-cuscinetto tra l’osso e la pelle dei piedi (causa genetica);
  3. da lavori usuranti che costringono il soggetto a stare numerose ore in piedi;
  4. da un eccesso di umidità nelle pelle del piede;
  5. da una errata postura;
  6. dalla presenza di una deformità del piede (come, ad esempio l’alluce valgo, il piede a martello e gli osteofiti).

In ciascuno dei casi precedentemente elencati si crea un forte attrito sulle dita dei piedi che provoca la formazione della cosiddetta ipercheratosi.

La scelta di un nome così originale e suggestivo per questa dermopatia, è dovuta al fatto che essa si presenta come un piccolo punto inscurito dai fenomeni di necrosi e circondato da un’area cutanea che, a causa dell’infiammazione, appare di colore rossastro. A uno sguardo d’insieme essa ricorda il caratteristico occhio della pernice di monte, che, infatti, appare nero e circondato da una serie di caratteristiche piume rosse.

Ricordiamo che appartengono alla medesima categoria patologica la placca callosa, il tiloma (meglio noto come durone), i porri, le verruche e le perle cornee.

Principali cure e rimedi

Il primo provvedimento da adottare per contrastare l’occhio di pernice è quello di evitare di indossare le scarpe che sono state la causa scatenante della lesione, preferendo calzature comode e confortevoli. D’altra parte è altrettanto importante, per mantenere i piedi sufficientemente asciutti, indossare calzini in poliestere e cotone.

Rimedi tradizionali

Un trattamento essenziale a cui bisogna sottoporre questa lesione, è una detersione minuziosa, servendosi di un sapone antibatterico reperibile in farmacia. Anche l’utilizzo di farmaci topici, come le pomate antibiotiche ad hoc (per esempio all’urea o all’acido salicilico) risultano fondamentale per ammorbidire le dita che presentano l’ispessimento e per consentire, di conseguenza, la rimozione dell’occhio di pernice con una pietra pomice.

Al fine di proteggere poi le dita dei piedi dallo sfregamento è necessario ricoprirle con un piccolo pezzo di lana d’agnello (reperibile in tutte le farmacie), che va cambiato almeno una volta al dì. In luogo della lana d’agnello è anche possibile utilizzare degli appositi dischi di gomma da applicare intorno alle dita del piede interessate dalla callosità; esse, infatti, svolgeranno la medesima funzione della lana d’agnello, ovvero di evitare inutili e dolorose frizioni.

Il trattamento presso podologi ed estetiste

È d’altra parte consigliabile tagliare gli strati più alti di cute che potrebbero essere causa della sintomatologia dolorosa; per effettuare questa operazione è opportuno rivolgersi a un podologo. Anche le estetiste, generalmente, possono contribuire ad alleviare il problema, effettuando appositi pediluvi con oli essenziali e, in seguito, riducendo, con una lima, la pelle in eccesso.

Rimedi naturali

In alternativa, al fine di rimuovere l’occhio di pernice, è possibile ricorrere a degli efficaci rimedi naturali. Si pensi, ad esempio, agli impacchi di olio di semenza di lino che vanno applicati con una garza sterile sulla zona interessata dalla dermopatia. L’impacco va effettuato quotidianamente per almeno una settimana. Una volta alleviato il fastidio è possibile rimuovere l’occhio di pernice senza dover ricorrere al taglierino o a altri strumenti simili, bensì immergendo i piedi in una soluzione di acqua ossigenata e bicarbonato di sodio. Quindi, con l’aiuto di una pietra pomice o di una limetta di cartone, è necessario strofinare delicatamente sull’accumulo di pelle in eccesso, al fine di ridurne le dimensioni. Possono essere d’aiuto per ammorbidire la zona infiammata l’utilizzo di una crema a base di aloe vera oppure una soluzione di acqua tiepida e sale di Epsom; si consiglia di tenere i piedi in immersione per almeno 20 minuti e poi di asciugarli con un panno morbido, massaggiandoli delicatamente. Anche le bucce di limone, messe in ammollo nell’aceto per alcuni giorni e poi applicate sulla protuberanza, possono contribuire ad alleviare i sintomi del disturbo.

Chirurgia

Qualora i rimedi sopraindicati non fossero sufficienti ad eliminare l’occhio di pernice, è necessario ricorrere a un piccolo intervento in anestesia locale. La tecnica chirurgica, che ha effetto risolutivo, prevede una micro-incisione (di circa 2 mm), cui segue il distaccamento del tessuto molle dall’osso. Quindi, utilizzando una fresa ad alta precisione, si procede con la rimozione della lesione. In fine si effettua un lavaggio dell’area interessata con un’apposita soluzione fisiologica. Questa operazione ambulatoriale ha una durata di circa 5 minuti e dopo appena due settimana è possibile indossare nuovamente le scarpe.

Conclusioni

L’occhio di pernice è un disturbo piuttosto comune e, solo in rare occasioni, presenta una sintomatologia dolorosa acuta. In questi casi è bene rivolgersi a un podologo e seguire un percorso terapeutico ad hoc o, in alternativa, procedere con l’intervento chirurgico. Ad ogni modo l’occhio di pernice, nei soggetti sani, non rappresenta una condizione rischiosa; diversa la situazione per coloro che sono affetti da diabete mellito, giacché, in questo caso, l’ispessimento cutaneo potrebbe portare alla formazione di ulcere profonde anche gravi.

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