Magnesio in gravidanza

Il magnesio in gravidanza è un minerale di fondamentale importanza, ma non più di altri nutrienti che svolgono funzioni ugualmente importanti e che non possono essere sostituiti.

Occorre sapere, che l’aumento dell’apporto di magnesio per le donne in dolce attesa in alcune circostanze non solo è da considerarsi utile, ma risulta addirittura indispensabile. Come noto, tra i compiti di questo minerale c’è la termoregolazione, ma il magnesio contribuisce anche al corretto funzionamento delle reazioni enzimatiche, alla modulazione della pressione arteriosa e alla sintesi proteica: tutte funzioni indispensabili per una donna che aspetta un bambino.

L’importanza del magnesio durante la gestazione

Il magnesio nel corso della gestazione ha un valore molto importante, ma tale ruolo non è più o meno prezioso di quello di altri minerali, quindi va bene prestare attenzione a questo elemento ma bisogna tenere sempre a mente che non è il solo ad essere determinante per il benessere della mamma e del nascituro.

Per quel che riguarda il magnesio, questo vanta un effetto alcalinizzante da non trascurare, ma tale potere si esercita a prescindere dalle quantità che vengono introdotte. In un organismo sano, il magnesio viene prelevato dalle ossa in caso di necessità, mentre se la sua presenza è eccessiva esso viene espulso attraverso le urine. Nel caso in cui si verifichi una carenza di magnesio, tuttavia, si possono verificare delle contrazioni uterine alquanto pericolose.

Sia chiaro: questo non vuol dire che se si assume più magnesio di quello indicato dalla razione raccomandata le probabilità di contrazioni uterine diminuiscano. Insomma, nel caso in cui l’apporto di magnesio che viene garantito dall’alimentazione rientri nei limiti della norma, sono pressoché nulle le funzioni preventive di un aumento nutrizionale. Viceversa, è bene aumentare l’apporto del minerale se il regime nutrizionale della donna in dolce attesa si caratterizza per una sua carenza.

Quali sono i sintomi in caso di carenza di magnesio? 

Come si è detto, quindi, ricorrere agli integratori di magnesio in gravidanza non ha senso se non si ha a che fare con una vera carenza, in quanto il minerale in eccesso viene espulso dall’organismo. Può accadere, però, che l’apporto di magnesio derivante da quel che si mangia non sia sufficiente per soddisfare il fabbisogno della gravida. Va ricordato, per altro, che in una donna incinta la copertura dei fabbisogni del feto è sempre assicurata: una eventuale carenza di un nutriente, insomma, rischia di colpire unicamente la madre, ma non il bambino. Tra i sintomi più evidenti della carenza di magnesio in gravidanza ci sono i crampi muscolari: il deficit del minerale, infatti, può avere delle ripercussioni significative tanto sulla muscolatura liscia quanto su quella striata. Non bisogna sottovalutare, poi, il problema delle contrazioni uterine, che rischiano di mettere in pericolo addirittura il buon esito della gestazione.

Quali le possibili cause della carenza?

Le possibili cause di una carenza di magnesio sono diverse e nella maggior parte dei casi risultano compresenti. Una prima spiegazione può essere individuata in un eccesso di sudorazione, mentre un’altra motivazione plausibile è rappresentata dal normale e fisiologico incremento del fabbisogno che si verifica in gravidanza. Le nausee tipiche della gestazione, inoltre, possono far sì che la donna mangi meno di quel che dovrebbe, o comunque in modo non appropriato, o vomiti e finisca in questo modo per espellere il magnesio dal proprio corpo: in entrambi i casi, la presenza del minerale si riduce.

Ricapitolando: tra le possibili casuse di carenza di mgnesio in gravidanza sono…

  1. eccesso di sudorazione;
  2. incremento del fabbisogno per soddisfare la crescita del feto;
  3. inappetenza conseguenti alle nausee e quindi meno minerale assunto;
  4. vomito e conseguente espulsione del minerale presente nel cibo ingerito.

Quali sono i benefici che l’integrazione di magnesio arreca quando c’è carenza?

Nel caso in cui si riscontri una carenza di magnesio, una eventuale integrazione è in grado di garantire molteplici benefici, sia perché permette di regolare le contrazioni uterine, sia perché riduce il rischio di soffrire di ipertensione gravidica. Inoltre, l’aumento del magnesio in gestazione abbassa le probabilità di un parto prematuro, previene il sottopeso del feto al momento del parto garantendone una crescita appropriata nella pancia e riduce le probabilità di gestosi. Ancora, le integrazioni limitano la sensazione di nausea e impediscono la comparsa di crampi muscolari, oltre ad alleviare l’insonnia e la sensazione di debolezza e di stanchezza tipica della gestazione.

Quando è inutile integrare il magnesio?

Integrare il magnesio si rivela decisamente inutile in tutti i casi in cui non vi sia una carenza accertata. Per averne conferma si può fare riferimento a una ricerca che è stata pubblicata nel mese di aprile del 2014 e che si intitola, appunto, “Magnesium supplementation in pregnancy”: questo studio ha analizzato il Cochrane Pregnancy and Childbirth Group’s Trials Register e in questo modo ha permesso di verificare che non esistono prove affidabili a supporto della tesi secondo la quale l’integrazione di magnesio nel regime alimentare di una donna in stato di gravidanza è destinata a garantire benefici dimostrabili. Non ha senso aumentare l’assunzione del minerale oltre la norma se non è necessario farlo. 

Conclusioni

Riassumendo, il magnesio per una donna incinta è importante come e quanto tutti gli altri minerali: questo significa che non è necessario ricorrere a degli integratori, a meno che non venga riscontrata una carenza di questo nutriente o comunque sotto la supervisione di un medico che ne certifichi la necessità.