Ipertiroidismo

Cosa è l’ipertiroidismo

L’ipertiroidismo è una malattia che provoca delle alterazioni significative a carico del cuore, del sistema nervoso e del metabolismo ed è determinato da una produzione eccessiva di ormoni tiroidei. Sintomo tipico di questa sindrome è l’incremento del consumo di ossigeno.

ipertiroidismo

Possibili cause

Ma quali sono le cause dell’ipertiroidismo? A innescarlo è un problema del metabolismo e del sistema endocrino. La colpa può essere, per esempio, del morbo di Graves-Basedow, una patologia riconosciuta anche come iperplasia primitiva diffusa: chi ne soffre produce le immunoglobuline, degli anticorpi che vanno a stimolare la tiroide e favoriscono la produzione di ormoni. L’ipertiroidismo da morbo di Graves Basedow è la seconda patologia di natura endocrinologica più diffusa dopo il diabete e interessa in modo particolare le donne di età compresa tra i 20 e i 40 anni.

Meno frequente, ma non così raro, è il gozzo multinodulare tossico, che in linea di massima compare dopo il compimento del cinquantesimo anno di età. Esso è dovuto a una stimolazione della tiroide prolungata che è provocata da una sintesi insufficiente di ormoni tiroidei. Anche in questo caso si è in presenza di gozzo, con la ghiandola tiroidea che non solo vede aumentare le proprie dimensioni, ma include anche noduli che sono più attivi, dal punto di vista funzionale, rispetto al restante parenchima.

Anche l’abuso di preparati tiroidei può comportare l’ipertiroidismo: si tratta di un comportamento che di solito viene messo in pratica da coloro che assumono gli ormoni tiroidei con l’obiettivo di perdere peso. L’iperassunzione di iodio, a sua volta, è in grado di favorire la comparsa di questa sindrome, ma soprattutto nei soggetti che già in precedenza sono stati vittime di episodi di disfunzioni tiroidee e che, quindi, risultano particolarmente predisposti.

Sintomatologia

L’aumento della produzione metabolica di calore è il sintomo principale dell’ipertiroidismo, che, come detto, fa sì che il consumo di ossigeno aumenti. Ciò si spiega con il fatto che gli ormoni tiroidei sono termogenici: nel caso in cui siano carenti causano un sovrappeso patologico, ma nel caso in cui siano eccessivi possono sfociare in disturbi come l’intolleranza al calore, i tremori, ipersudorazione o una eccessiva magrezza.

I sintomi di questa sindrome, in ogni caso, possono essere molteplici, dal momento che il quadro clinico è estremamente variegato: la maggior parte dei disturbi con cui si ha a che fare sono connessi con l’aumento dell’attività metabolica.

Spesso la malattia è associata a gozzo, vale a dire un significativo incremento del peso e del volume della tiroide, mentre la cute dei soggetti colpiti è piuttosto calda: questa caratteristica si spiega – da un lato – con la vasodilatazione periferica, che permette al corpo di provare a disperdere l’eccesso di energia termica prodotta e – dall’altro lato – con l’incremento del flusso del sangue.

Anche il catabolismo proteico può risultare aumentato a causa di un eccesso di ormoni tiroidei, da cui può derivare una certa debolezza muscolare: quella che in gergo specifico è nota come astenia. La condizione ha ripercussioni negative anche sul cuoio capelluto: a soffrire sono i capelli, che con il passare del tempo diventano sottili e fragili, arrivando a perdere le ondulazioni tipiche e risultando lisci.

Nei pazienti che hanno a che fare con l’ipertiroidismo non sono rari i casi di alopecia. Non mancano, inoltre, effetti negativi dal punto di vista dell’apparato cardiovascolare: si verifica un incremento della frequenza cardiaca. Ma non è tutto, poiché la tachicardia in non pochi casi è accompagnata da un incremento della forza di contrazione del cuore. L’ipertensione, quando viene riscontrata, non di rado porta a una ipertrofia del ventricolo sinistro.

Tra i sintomi connessi con l’ipertiroidismo ci sono quelli che riguardano l’attività del sistema nervoso centrale, che viene influenzata facendo scaturire l’insonnia e altri disturbi di carattere psicologico come l’agitazione o il nervosismo; nelle circostanze più serie si può arrivare addirittura a una psicosi vera e propria. La lista dei segni minori di questo disturbo include anche il calo del piacere sessuale, le mestruazioni irregolari nelle donne, l’assottigliamento della pelle, la ginecomastia (che viene riscontrata in un maschio ogni venti) e l’infertilità. Più rari, ma non da escludere, sono le disfunzioni della muscolatura extra oculare e gli edemi peri-orbitali. A proposito di disturbi oculari, il sintomo più evidente è la protrusione dei bulbi oculari, nota con il nome di esoftalmo, da cui ha origine l’espressione in apparenza spaventata e apprensiva dei pazienti.

Cure

Le cure da mettere in pratica per l’ipertiroidismo dipendono, come si può ben immaginare, dalla causa che ha originato il disturbo. In alcuni casi si può rendere necessaria una tiroidectomia, vale a dire un intervento chirurgico per l’asportazione totale o parziale del corpo ghiandolare; in altre circostanze, invece, si procede con una distruzione selettiva delle cellule tiroidee anomale attraverso una terapia con iodio marcato. Per quel che riguarda il trattamento farmacologico, esso comporta il ricorso a medicinali tireostatici che impediscono la conversione di T4 in T3 o evitano la sintesi degli ormoni.