Gotta: cos’è, cause, sintomi, alimenti consigliati e non

La gotta è una forma di artrite infiammatoria che va a colpire le articolazioni periferiche. L’assunzione di alcuni alimenti può aiutare a favorire la relativa insorgenza oppure a risolvere il problema e per questo motivo è importante prestare attenzione alla propria alimentazione.

Dolore, arrossamento, gonfiori e rigidità alle articolazioni sono alcuni dei sintomi di questa infiammazione. Ma di cosa si tratta? Cosa la causa e quali sono i sintomi più ricorrenti? Scopriamolo assieme!

gotta dolore al piede

Cos’è

Correlazione tra gotta e Iperuricemia cronica
La gotta è la conseguenza della Iperuricemia cronica, ovvero una condizione che vede una concentrazione elevata di acido urico. Questa situazione può essere dovuta ad un aumento della produzione, appunto, di acido urico oppure ad una sua insufficiente eliminazione a livello renale. Quando la concentrazione di acido urico supera il livello massimo tollerabile tende a finire nei vari tessuti sotto forma di urato monosodico, rappresentando di conseguenza una situazione particolarmente pericolosa per l’organismo.

Il metabolismo delle purine
A sua volta la gotta è una malattia del metabolismo delle purine e deriva da un’eccessiva o da una ridotta produzione di acido urico che aumenta la sua presenza nel siero sanguigno. Quando quest’ultimo risulta saturo vi è il rischio della cristallizzazione dell’acido urico in urato monosodico che finendo nei tendini, nelle articolazioni e nei tessuti finisce per provocare un’infiammazione. La gotta può durare addirittura per alcuni mesi e ad essere colpiti sono soprattutto le ginocchia, i piedi, l’alluce e i polsi.

Sintomi della gotta

Come si manifesta
La gotta si manifesta sotto forma di dolori articolari a cui generalmente si affiancano altri sintomi come gonfiore, calore ed eritema. Generalmente il dolore viene avvertito alle articolazione delle mani e dei piedi e in particolare nel metatarso-falangea dell’alluce.

Gotta cronica
Quando si tratta di gotta cronica, è possibile vedere la comparsa di noduli di varie dimensioni che prendono il nome di tofi. Gli accumuli di acido urico vedono la loro formazione nelle vicinanze delle articolazioni interfalangee e del metacarpo o metatarso – falangee. In seguito finiscono per uscire fuori dalla zona articolare e dopo un iniziale colore rosa-salmone diventano bianco -giallastro. La gotta, inoltre, può portare con se una sensazione di malessere generale e febbre intorno ai 38° C.

Da cosa è causata la gotta

infografica gotta al piede (alluce)

Generalmente l’insorgenza della gotta viene attribuita ad un’assunzione esagerata di cibo e alcol, oltre all’abuso di farmaci e alla sedentarietà. È indubbio che questi fattori contribuiscano alla manifestazione della gotta, ma non sono le uniche cause. La principale, infatti, è la presenza eccessiva nel sangue di acido urico. Quest’ultimo non è altro che un prodotto di scarto delle purine che sono presenti naturalmente nell’organismo oppure  possono essere introdotte in seguito all’assunzioni di particolari tipi di cibi. Quando l’acido urico finisce per accumularsi genera dei cristalli nelle articolazioni o nel tessuto provocando di conseguenza una saturazione dolorosa. Anche una ridotta escrezione di acido urico a livello renale può provocare questo tipo di artrite infiammatoria.

Alimenti sconsigliati

No ad alcuni tipi di frutti di mare
Come già detto vi sono alimenti che favoriscono l’insorgere della gotta e oggi scopriremo assieme quali sono. Partiamo con i frutti di mare. A quanto pare possono risultare particolarmente pericolosi per le persone che soffrono di gotta in quanto presentano un alto livello di purina che una volta introdotta nell’organismo diventa acido urico. Mentre l’assunzione dei frutti di mare è concessa saltuariamente, però, vi sono degli alimenti che non possono essere assolutamente mangiati come ad esempio l’aringa, il tonno e le acciughe. Tollerabili, pur sempre in piccole quantità, l’anguilla, i gamberetti, il granchio e l’aragosta.

No ad alcuni tipi di carne in particolare alla carne rossa
Anche la carne rossa presenta grandi quantità di purine e molti esperti sconsigliano di conseguenza la carne di bovino e maiale, mentre ritengono accettabile la carne vaccina da essere mangiata solo una volta a settimana. In particolare sono assolutamente da evitare il fegato, le animelle e i reni di bovino o comunque altri animali da allevamento. Allo stesso tempo le persone che soffrono di gotta devono limitare la selvaggina o comunque la carne di animali da campo, come ad esempio oca e tacchino.

No ad alcuni tipi di verdure
Se è pur vero che una dieta vegetariana è particolarmente utile ad eliminare le purine, dall’altro vi sono alcune verdure che ne presentano una grande quantità. Tra questi si annoverano asparagi, spinaci, funghi champignon e cavolfiore.

No alla birra
Le persone predisposte alla gotta, inoltre, devono evitare la birra in quanto è dimostrato che questa bevanda è in grado di raddoppiare la possibilità di contrarre questa malattia. La birra, infatti, è in grado di aumentare l’acido urico presente nel corpo non consentendo di scomporlo. Da evitare anche le bevande zuccherate, quelle dietetiche e succhi confezionati che presentano molti edulcoranti.

Alimenti consigliati

Ad essere maggiormente a rischio sono gli uomini adulti e le persone obese. Tuttavia vi sono alcuni alimenti che aiutano a prevenire la gotta e tra questi citiamo i carboidrati complessi, il caffè, i latticini scremati, gli agrumi e la frutta.

Bere tanta acqua
È opportuno bere da 12 a 16 bicchieri di acqua al giorno a cui è possibile alternare tè, succhi naturali e caffè.

Sì al vino ma con moderazione
Al posto della birra è meglio bere un bel bicchiere di vino, senza tuttavia esagerare.

Alimenti fortemente consigliati
Tra gli alimenti consentiti e fortemente consigliati vi sono anche pasta e riso integrale, crackers, grissini, fette biscottate e cereali.

Sì ai formaggi magri
Per quanto riguarda i formaggi bisogna optare per quelli contenenti pochi grassi come bel paese, fior di latte, asiago, fontina, mozzarella, scamorza e crescenza. Per quanto riguarda gli stagionati, invece, vi è il Grana Padano DOP, che oltre ad essere un valido alleato contro la gotta, aiuta ad avere il giusto fabbisogno di zinco, selenio, calcio, vitamine A e B.

Sì ad alcuni tipi di verdura ed all’olio exstravergine di oliva
È importante consumare ad ogni pasto almeno un po’ di verdura come carciofi, cardi, pomodori, rape, insalata e zucca. Se si utilizza l‘olio extravergine di oliva per condire i piatti è preferibile utilizzarlo a crudo.

Sì alla frutta ma con moderazione
Per quanto concerne la frutta, invece, è opportuno prediligere albicocca, arance, mele, kiwi, pere, melone e pesche. Anche in questo caso non bisogna esagerare e il quantitativo massimo giornaliero consigliato è pari a 300 grammi.

Altri alimenti consentiti ma con moderazione
Tra gli alimenti consentiti, ma con moderazione, vi sono carne di pollo, 50 grammi giornalieri di affettati, legumi come piselli, lenticchie e fagioli. A proposito del pesce è possibile mangiare trota, romba, sogliola, palombo, nasello, spigola, merluzzo e cernia.

Conclusioni

Prevenire l’insorgere della gotta o contribuire a rafforzare una terapia contro la gotta cronica è possibile e grazie ai consigli appena forniti. Cambiando la propria dieta ed optando quindi per un regime alimentare adeguato, si possono avere grandi vantaggi in termini di miglioramento delle condizioni di salute e benessere del proprio corpo.