Ficus carica: cos’è, a cosa serve, posologia

Ficus carica è il nome botanico che indica la pianta del fico, le cui gemme, dopo essere state messe a macerare in acqua e glicerina, vengono utilizzate nell’ambito della fitoterapia per il trattamento dei disturbi che riguardano lo stomaco e, più in generale, per la cura delle patologie gastrointestinali dovute all’ansia.

ficus carica

Che cos’è il ficus carica e quali sono le sue proprietà

Il ficus carica può essere considerato un alleato molto prezioso per il benessere fisico complessivo e, più nello specifico, per la salute dello stomaco, grazie all’attività disinfiammante e calmante che svolge: queste proprietà vanno attribuiti agli enzimi digestivi che si trovano nelle gemme della pianta, dalle quali come detto viene ottenuto il macerato glicerico che si adopera nella fitoterapia.

All’interno del ficus carica ci sono anche la vitamina C, la vitamina PP, la vitamina B2, la vitamina A e un gran numero di sali minerali, tra i quali:

  • il magnesio;
  • il cromo;
  • il calcio;
  • il ferro che si dimostrano decisamente importanti per un metabolismo corretto, contribuendo a tonificare le attività digestive.

Benefici per la salute

Uno degli impieghi più diffusi del ficus carica è quello di lenire i disturbi gastrici che sono causati dallo stress o che comunque hanno un’origine emotiva.

Il ficus carica agisce soprattutto nella parte alta del sistema digerente, andando a regolare la secrezione e la motilità dello stomaco; inoltre, nei soggetti che hanno a che fare con il reflusso gastroesofageo questo rimedio fitoterapico fa in modo che le contrazioni dello stomaco siano normalizzate, che la tenuta del cardias venga migliorata e che i bruciori siano alleviati.

Insomma, la funzionalità della valvolta situata sotto il diaframma il cardias, appunto che mette in collegamento lo stomaco con l’esofago è migliorata e ciò favorisce una attenuazione dell’acidità.

Il macerato glicerico in questione si dimostra importante per tutte le manifestazioni psicosomatiche che sono collegate con le ulcere duodenali, con le gastriti, con l’acidità di stomaco e con le disfagie, anche perché agevola e velocizza la cicatrizzazione delle lesioni, intervenendo nella regolazione della produzione dei succhi gastrici.

Posologia

Per quel che riguarda la posologia, viene consigliato di assumere quaranta gocce di macerato glicerico di ficus carica in un bicchiere con poca acqua mezz’ora prima dei pasti tre volte al giorno: una cura di questo tipo deve essere prolungata per quattro settimane, fino a quando i problemi da risolvere non scompaiono.

Se lo si desidera, si può assumere il ficus carica anche in corrispondenza dei cambi di stagione, a scopo preventivo.

Per fare in modo che la pianta del fico risulti ancora più utile nel trattamento dei disturbi allo stomaco, al macerato glicemico si può abbinare un fico secco, fatto sobbollire in una tazza di acqua per una decina di minuti.

Non solo: sono consigliati anche altri abbinamenti con diversi gemmoterapici, il più comune dei quali è quello con il ribes nigrum (o, meglio, con il suo gemmoderivato), che è uno stimolante surrenalico e al tempo stesso un antinfiammatorio naturale che garantisce molteplici benefici alle mucose dello stomaco, svolgendo un’azione protettiva nei loro confronti.

L’accoppiamento tra ficus carica e ribes nigrum (venti gocce al giorno per entrambi, due volte al giorno) è ottimo per le disfagie, per le coliti e per le gastriti, ma anche per la cura dei problemi gastrointestinali di origine virale, da cui possono derivare delle complicanze a livello respiratorio.

Conclusioni

In conclusione, il ficus carica è un prodotto fitoterapico che deriva dalla comune pianta del fico e che viene impiegato per il trattamento dei disturbi dello stomaco, soprattutto se hanno un’origine psicosomatica o emotiva. Non di rado, viene abbinato con altri gemmoterapici, che hanno il compito di amplificarne l’azione terapeutica.