Dieta Lemme: cos’è, come funziona, menù di esempio

La dieta Lemme è un regime alimentare ideato da un farmacista di Desio, Alberico Lemme, che promette un dimagrimento rapido e senza troppi sacrifici, a patto però che seguiate i suoi consigli. Quali? Mangiare a volontà!

Se siete di buon appetito e al mattino vi fa gola l’idea di consumare un bel piatto di pasta, olio e peperoncino, allora la dieta Lemme fa per voi! D’altra parte vip del calibro di Flavio Briatore giurano di aver perso una marea di kg di troppo seguendo semplicemente i consigli di Lemme.

dieta lemme

Dieta Lemme: principi di base

Alla base di quella che viene definita una vera e propria filosofia alimentare c’è il consumo esclusivo di carboidrati e proteine e il divieto tassativo di consumare frutta, verdura, dolci e sale.

Pasta, carne e pesce possono essere consumati in modo illimitato, ma devono essere evitati aceto, latte e derivati, il pane e tutti gli zuccheri, dolcificanti compresi.

La dieta si suddivide in due fasi, la prima in cui si perde peso e la seconda invece di mantenimento. Gli orari dei pasti sono precisi e vanno rispettati alla lettera, per Lemme infatti sono basilari perché la dieta abbia successo e lo sono soprattutto nella fase di mantenimento in cui viene considerato anche l’indice glicemico degli alimenti.

La colazione infatti deve essere assunta entro le 9.30 del mattino. Il pranzo tra le 12.00 e le 14.00, la cena tra le 19.00 e le 21.00. Lo spuntino e la merenda sono da consumare tra le 10.00 e le 11.00 e tra le 16.00 e le 17.00.

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Una delle regole della dieta Lemme è di non consumare mai pasta e carne o pesce nello stesso pasto, ma di seguire le regole della dieta dissociata che prevede a pasto il consumo di uno solo dei due macronutrienti.

I grassi non fanno ingrassare secondo Lemme che si definisce un genio, colui che ha sconvolto tutti i paradigmi tradizionali della dietologia. Più si mangia, più si dimagrisce, questo l’assunto principale della sua dieta.

Le due fasi

La dieta Lemme quindi privilegia il consumo di grassi, carboidrati e proteine e non tiene conto delle calorie di quello che si consuma. La pasta va consumata al mattino perché secondo Lemme si smaltisce meglio, mentre carne e pesce vanno assunti a pranzo e a cena.

Fase 1

La fase 1 è quella più rigida nella quale tuttavia si perderebbero dai 7 ai 10 kg di peso in un solo mese a seconda di come risponde il metabolismo. In questa fase ci sono determinati alimenti che si possono consumare. Tutti gli altri sono banditi.

Fase 2

In questa fase, che dura 3 mesi, si reintroducono altri alimenti. Lo scopo è quello di stabilizzare il peso corporeo raggiunto.

Pro e contro della dieta Lemme

Pro

  • I pro riguardano i vantaggi del seguire una dieta dissociata, si perde peso più in fretta perché la digestione è più fluida e veloce evitando di mangiare carboidrati e proteine nello stesso pasto.
  • Per chi ha molto appetito e fa fatica a seguire una dieta che preveda l’utilizzo della bilancia per pesare i cibi, questa è la dieta ideale perché consente di mangiare a sazietà i cibi previsti senza dover contare le calorie tra l’altro. Per Lemme conta la composizione dei cibi e non le calorie.
  • Consumare carboidrati nella prima parte della giornata è positivo perché si ha tutto il giorno per smaltirli senza che si trasformino in grasso.

Contro

  • E’ faticoso seguire la dieta alla lettera in quanto il sale è bandito pure nell’acqua della pasta e mangiare cibi insipidi può stancare.
  • Fare colazione al mattino con la pasta può essere molto difficile per chi non è abituato.
  • Eliminare frutta e verdura significa rischiare carenza di vitamine e minerali e di causare disordini nella flora batterica intestinale.
  • La perdita di peso troppo veloce e di troppi kg in poco tempo non è salutare per l’organismo. Non solo in tal modo si perde massa magra mentre il grasso rimane tenacemente avvinghiato ai punti critici, quelli persi in realtà sono liquidi, ma si rischia il famigerato effetto yo-yo. Non appena si riprende una normale alimentazione, mantenimento o meno, si rischia di riprendere tutti i kg persi con gli interessi. Si ingrassa quindi più di prima.

Menù tipo

Colazione

Caffè senza zucchero e neanche dolcificanti

Pasta con olio e peperoncino a volontà

Pranzo

Pollo a volontà cucinato in qualsiasi modo, anche fritto.

Spuntino e merenda

Spicchi di limone con tè amaro.

Cena

Tonno a volontà, anche fritto.

Il menù è rigorosamente privo di sale.

Versione vegetariana

Il Dott. Lemme ha pensato anche ai vegetariani e in questo caso il suo schema alimentare prevede il consumo di farro, orzo, miglio, frumento e grano saraceno per garantire equilibrio nutrizionale anche in un regime vegetariano. Sono previsti inoltre tofu e seitan al posto della carne e del pesce ed è caldamente raccomandato il consumo dell’alga spirulina per il suo prezioso contenuto proteico.

Bisogna quindi compensare l’eliminazione della carne con le proteine vegetali per cui oltre a frutta secca e legumi in questo caso si possono consumare verdure con alta quantità di proteine, broccoli, asparagi, peperoni e carciofi per esempio.

Dieta Lemme vegetariana, menù tipo

Colazione

Caffè amaro e frutta

Spuntino e merenda

Tè amaro con spicchi di limone

Pranzo

Pasta olio e peperoncino

Cena

Verdure o hamburger vegetali tipo di soia

App per la consulenza alimentare

Sul sito del Dott. Lemme è possibile ottenere informazioni di diverso tipo sulle pubblicazioni e sulle app a disposizione per seguire correttamente la dieta. Scaricando la apposita app il Dott. Lemme, per la modica cifra di 87 euro, offre consulenza alimentare per 1 mese.

Se poi volete approfondire meglio il discorso sulla dieta, capire se fa per voi e quale menù consigliato va bene per voi, avete la possibilità di acquistare uno dei libri del Dott. Lemme e scegliere tra la sua prima pubblicazione “L’uomo che sussurrava ai ciccioni” con tutti i fondamenti della filosofia alimentare Lemme oppure tra i vari testi nei quali Lemme ha perfezionato sempre di più la sua dieta.

Parere dei nutrizionisti e di chi l’ha provata

I nutrizionisti si dividono, come sempre in questi casi. Alcuni sostengono che questa è una dieta veramente miracolosa, ma i più ne mettono in evidenza lo squilibrio alimentare alla base, sostenenendo che è una dieta completamente priva di fondamento scientifico.

Chi ha provato la dieta Lemme, tra questi molti vip, sostiene che la dieta funziona e che fa effettivamente perdere molti kg.

Ma è proprio così?

In una delle sue interviste il noto scrittore Adriano Panzironi ci spiega cosa ne pensa della dieta Lemme? Ci dice infatti che questa dieta è strutturata in maniera tale da causare una risposta insulinemica molto brusca al mattino, grazie al grande consumo di pasta, questo agisce sulla tiroide stimolando il metabolismo. Alla lunga tuttavia la tiroide può rimanere gravemente danneggiata per cui non è consigliabile seguire una dieta di questo tipo.

Altro fattore su cui Panzironi non è d’accordo è l’assenza di esercizio fisico. Lemme infatti raccomanda caldamente di non allenarsi in alcun modo, altrimenti non si dimagrisce. Ovviamente su questo punto la comunità scientifica non è d’accordo all’unanimità.

L’esercizio fisico infatti è fondamentale per qualsiasi essere umano e soprattutto per chi è a dieta in quanto favorisce l’aumento di massa magra aiutando la perdita di peso.

La dieta Lemme inizialmente provoca un calo di peso grazie al consumo illimitato di pochi alimenti base e dell’assenza di sale. Non è quindi sostenibile nel lungo periodo in quanto porta il soggetto ad annoiarsi nel mangiare sempre le stesse cose e, paradossalmente, è anche in questo fattore che è la chiave del dimagrimento. Difatti si perde interesse per il cibo e l’appetito, tuttavia può succedere anche che presi dalla monotonia ci si butti sul primo cibo proibito che capita sottomano buttando all’aria i sacrifici fatti.

Prodotti brevettati

Il Dott. Lemme ha ideato tra l’altro alcuni prodotti confezionati che tuttavia sono stati molto criticati dai nutrizionisti. Questi prodotti faciliterebbero il proseguimento della dieta, ma le critiche riguardano i dubbi sugli ingredienti utilizzati e sulle quantità degli stessi che non vengono menzionate in alcun modo.

Il consumatore avrebbe diritto a sapere cosa c’è dentro un prodotto e soprattutto a non trovare sulle etichette affermazioni poco professionali, a detta dei medici, affermazioni come “Le calorie: una bufala”, oppure aggiungere agli ingredienti frasi come “tanta genialità” oppure “il grasso non ingrassa”, sono fuorvianti e inopportune secondo i medici per i quali manca totalmente la correttezza professionale e la serietà.

Fonte: Intervista Mediaset canale 5

Fenomeno mediatico

Alberico Lemme con le sue teorie e il suo intercalare tipico, il suo apostrofare le donne che non seguono i suoi consigli come “ciccione”, è diventato un personaggio d’effetto, stra-invitato in molti salotti televisivi. La dieta Lemme con il suo inventore dunque può essere definita un vero e proprio fenomeno mediatico.

Ma pare che tutto si fermi qui. I detrattori sono veramente tanti, come tra l’altro chi sostiene che la dieta costituisce un vero e proprio business per far soldi, ma è priva di qualsiasi fondamento scientifico.