Chi sceglie di intraprendere la cosiddetta dieta del supermetabolismo di Haylie Pomroy, ha probabilmente tutta l’intenzione di dimagrire molto velocemente, ed altrettanto probabilmente non ha intenzione di rinunciare a cibi gustosi e sostanziosi. L’idea non sembra male. Bene, allora scopriamo insieme di cosa si tratta, quali sono le sue modalità e le fasi nelle quali è suddivisa, ricordando che ad ogni giorno della settimana corrisponde una categoria principale di alimenti da assumere anche in maniera cospicua.
Tabella dei contenuti
Cos’è e come funziona la dieta del supermetabolismo
La dieta del supermetabolismo (da non confondere con la dieta metabolica), è così intitolata perché mira ad una netta diminuzione del peso corporeo senza rinunce evidenti. L’obiettivo di chi la mette in pratica è semplicemente quello di riattivare il metabolismo e fare in modo che agisca a tutto beneficio della perdita di peso.
Una volta che il metabolismo aumenta, le calorie in eccesso vengono smaltite con più facilità, con l’opportunità di sfruttare tutti gli alimenti con i quali ci si nutre.
Ovviamente non basta intraprendere una dieta sana e in grado di bruciare grassi nel giro di poco tempo. Infatti, ci vuole anche una frequente attività fisica.
In generale, non bisogna avere fame e l’alimentazione si basa su una costante sensazione di sazietà, senza dover fare a meno di cibi particolari.
Le tre fasi settimanali del menù
Come già accennato in precedenza, la dieta del supermetabolismo ideata da Haylie Pomroy, si basa su un menù costituito da un’alternanza di tre fasi settimanali. Esse si susseguono con una distanza media di 2-3 giorni l’una dall’altra e consentono a chi accede a questa misura di assimilare cibi sempre differenti, così come prevede anche la dieta mediterranea e qualsiasi altro regime alimentare regolare.
In ogni caso, tutto viene retto da una serie di norme e di consigli che vanno rispettati in maniera precisa e adeguata. Prima di tutto, bisogna mangiare 5 volte al giorno, in corrispondenza di colazione, prima merenda, pranzo, seconda merenda e cena. La colazione va fatta subito dopo il risveglio ed è necessario bere tanto.
Il programma è molto semplice, ma va rispettato in maniera metodica in ogni sua singola fase. Infine, ogni pasto va consumato ogni 3-4 ore, bisogna praticare attività fisica almeno 3 volte a settimana e bisogna mangiare soprattutto cibi biologici. Al tempo stesso, niente zuccheri raffinati, bevande light, latticini, diversi cereali, edulcoranti e tanto altro ancora.
1° Fase, bruciare i grassi: ecco cosa mangiare il lunedì e martedì
In totale, questa dieta deve avere una durata complessiva di quattro settimane.
La prima fase viene attuata nelle giornate di lunedì e martedì e si focalizza sull’opportunità di assumere carboidrati complessi in abbondanza questa è in pratica la fase glicemica. Dopo una colazione basata su un ottimo mix di frutta (molto consigliato l’avocado in quanto ottimo alimento in grado di aiutare il dimagrimento e non solo) e cereali, la giornata prosegue con un primo spuntino di metà mattina a base di frutta.
Quindi, arriva il momento di un bel pranzo sostanzioso, caratterizzato dai cereali stessi, da un poco di proteine e da una cospicua presenza di verdure. Il primo spuntino è a base di frutta, mentre circa tre ore dopo si va avanti con la cena, basata sulle stesse prerogative del pranzo. In generale, tale sequenza di alimenti serve a ridurre lo stress e ad immergere in un clima di pieno relax.
Molto importante è sapere che i carboidrati assunti in questa fase non devono provenire da derivati del frumento, quindi niente pane o pasta o similari. Si privilegiano invece alimenti come riso integrale, avena, quinoa.
Non manca nel programma di uno dei due giorni (il lunedì o il martedì), un poco di tempo dedicato all’attività fisica di tipo aerobico. Camminata veloce, ciclette, corsa moderata, step, ecc ecc.
2° Fase, proteine e verdure: ecco cosa mangiare il mercoledì e giovedì
Proseguiamo con gli alimenti da assumere di mercoledì e di giovedì, in occasione della seconda fase della dieta del supermetabolismo. In questo caso, sono le proteine a dover prevalere rispetto a tutte le altre sostanze nutrienti.
La colazione ed i due spuntini devono essere basati sull’assunzione delle verdure e degli albumi di omelette. Per quanto riguarda invece il pranzo e la cena, bisogna basarsi soprattutto sull’utilizzo di carni magre, insaccati non troppo grassi e tanto pesce.
Tutti questi cibi devono essere coadiuvati da un contorno a base di verdure, immancabili ad ogni momento di tutte e due le giornate. In tali casi, bisogna muoversi al fine di bruciare grassi in eccesso e di sbloccarli in maniera attenta e metodica.
3° Fase, di tutto un poco: ecco cosa mangiare il venerdì sabato e domenica
Un altro tipo di alimentazione va invece sostenuto nel corso del fine settimana, ossia il venerdì, il sabato e la domenica. Stavolta è necessario basarsi su una parola d’ordine, cioè l’equilibrio.
La terza fase corrisponde ad una via di mezzo tra la prima e la seconda e consente l’utilizzo di alcuni cibi grassi, anche se ovviamente non bisogna esagerare in questo senso. La frutta è altamente consigliata in occasione della prima colazione e dei due spuntini.
Diverso è invece il discorso relativo ai due pasti principali, ossia il pranzo e la cena. In entrambe le circostanze, bisogna nutrirsi con un po’ di cereali e un buon secondo, caratterizzato dalla carne magra, dai legumi, dal pesce o dai crostacei.
Confermata invece l’assunzione di verdure durante il momento del contorno. L’obiettivo deve essere quello di recuperare tanta energia e fare in modo che il corpo la assimili a dovere.
Conclusioni
In generale, la dieta di Haylie Pomroy, con le sue tre fasi costituisce un metodo ideale per tutti coloro che hanno intenzione di perdere peso senza esagerare con le rinunce.
Il digiuno non viene contemplato in questa particolare tipologia di alimentazione. Piuttosto, è fondamentale assumere cibi sani e seguire una serie di regole dettate da orari e quantità di pasti da consumare nel corso di ogni scaglione. Ovviamente, bere tanta acqua e a praticare una moderata attività fisica.
Rimane inteso che prima di iniziare ogno possibile cura dimangrante, qualunque essa sia è di fondamentale importanza consultarsi con un dietologo.