Artemisia: proprietà, benefici, come si usa

L’artemisia è una pianta erbacea che fa parte della famiglia delle Asteraceae, le sue origini attengono alla Cina e si caratterizza per avere una serie di spiccate qualità.

Nella medicina cinese viene utilizzata come efficace rimedio per la febbre o per problemi di tipo gastrointestinale, ma possiede anche delle riconosciute proprietà digestive, con capacità di ridurre i gonfiori addominali e proteggere il fegato, inoltre viene utilizzata come farmaco per la lotta alla malaria ed è sempre di più oggetto di test come potenziale principio attivo contro il cancro.

Fra le altre cose, l’artemisia regola il ciclo mestruale e la pressione sanguigna, favorisce la prevenzione del diabete e molto altro ancora.

Principi attivi dell’artemisia

Andiamo quindi a scoprire quali sono le qualità dell’Artemisia partendo dai principi attivi. Essi riguardano l’olio essenziale che da tale pianta si ricava, infatti al suo interno ci sono lattoni sesquiterpenici da cui discendono delle specifiche proprietà benefiche, senza dimenticare i flavonoidi, ossia delle sostanze amare capaci comunque di rilasciare proprietà positive.

Artemisinina, il principio attivo tossico per le cellule tumorali
Uno dei suoi principi attivi più importanti è l’artemisinina (al pari dei suoi derivati e della diidroartemisinina), questo perché nel tempo si è dimostrata la sua possibilità di risultare tossica per le cellule tumorali, quindi i principi di questa pianta sono costantemente sotto studi per l’importante ruolo che potrebbero svolgere nella medicina attuale.

Protezione del fegato
Un’altra qualità dell’artemisia annua deriva dai suoi principi attivi attiene alla protezione conferita al fegato, questo perché determina una forte inibizione da parte degli enzimi epatici.

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Principi attivi tossici se assunti in alte dosi
Per quanto riguarda la tossicità di questa pianta, che assume veridicità solo in presenza di sovradosaggio, è da attribuire alla presenza del monoterpene tujone e ai suoi metaboliti. Detto questo si tratta di una pianta utile in molte altri ambiti come il corretto funzionamento dell’intestino ad esempio, che andremo a specificare di qui in avanti.

Proprietà benefiche della Artemisia

artemisia vulgare

Azione sedativa
Le proprietà benefiche di questa pianta, arbustiva perenne, priva di stoloni e dotata di un fusto eretto e rossiccio, riguardano le radici, che possiedono un’azione sedativa, capace di rilassare adeguatamente il sistema nervoso, per questo risultano ideali da utilizzare in presenza di una stanchezza generale diffusa o in presenza di sovraeccitazione.

Attenuazione degli spasmi muscolari, regolazione del flusso mestruale, rimedio contro la tosse e nemica dei parassiti intestinali
La parte superiore dell’Artemisia (ossia quella fiorita) contiene olii essenziali di varia natura, ma anche flavonoidi e lattoni sesquiterpenici, che attribuiscono alla pianta un’azione in grado di attenuare gli spasmi muscolari dovuti a varie cause inclusi i dolori mestruali, inoltre essa possiede un’azione emmenagoga, cioè regola il flusso del ciclo quando per varie ragioni risulta non regolare.

Gli olii presenti nell’Artemisia possiedono anche qualità che la rendono un ottimo rimedio contro la tosse o nella lotta ai parassiti intestinali, infatti grazie alla sua azione eupeptica viene usata contro le difficoltà di digestione, potendo partecipare anche alla formazione di liquori naturali.

Usata come decotto favorisce la digestione, combatte la malaria e infezioni da parassiti ed è anche un rimedio efficace contro le crisi epilettiche
Uno dei rimedi naturali più utilizzati a base di Artemisia annua è quello delle tisane, realizzabili come infusi o decotti, allo scopo principalmente di favorire la digestione o diminuire i gonfiori intestinali.

Questa pianta viene anche proposta sotto forma di integratore naturale, utilizzata nei casi di malaria o infezioni dovute ai parassiti.Inoltre può essere utilizzata efficacemente contro le crisi epilettiche e perfino per tenere a debita distanza gli insetti, senza dimenticare che viene utilizzata all’interno della preparazione del distillato di assenzio e funge da base aromatica per il vermut.

Altre proprietà benefiche dell’Artemisia

  • Abbassa la febbre
  • Allevia il mal d’auto
  • Regola la pressione sanguigna
  • Può essere usata come antidepressivo
  • Aiuta a prevenire il diabete
  • Aiuta a fluidificare il catarro
  • Aiuta a prevenire le infiammazioni

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Artemisia, controindicazioni

Come tutte le piante, i rimedi naturali o i medicinali ricavati dalle erbe, anche l’Artemisia può presentare degli effetti collaterali. L’esempio più emblematico in tal senso è rappresentato dalla controindicazione del suo utilizzo nei periodi di gravidanza ed allattamento.

E’ anche sconsigliabile a chi è in procinto di assumere alcolici di lì ad un lasso di tempo ragionevolmente breve (perché la cosa potrebbe provocare senso di nausea e vomito acuto), a chi soffre di ulcera o mentre ci si sta sottoponendo a terapie ormonali, con possibili conseguenze negative sulla salute del paziente.

Artemisia, danni da sovradosaggio
I danni più pericolosi l’Artemisia può arrecarli in presenza di un uso con un sovradosaggio, perché può risultare velenosa e provocare danni considerevoli al sistema nervoso, ciò a causa della sua neurotossicità.

Altre conseguenze negative sono in grado di provocare nausea, orticaria, dissenteria, vomito e reazioni allergiche. In modo più soggettivo, quindi in base alle persone, può determinare la dermatite a contatto con la pelle, inoltre deve fare attenzione a suo utilizzo chi è allergico a questa pianta o ai suoi pollini.

Per tutte queste motivazioni è dunque bene rivolgersi ad un esperto (che può essere rappresentato dal gestore dell’erboristeria o meglio ancora da un medico) per essere sicuri di curare un problema con le giuste dosi di questa pianta, in modo da evitare il presentarsi di ulteriori problematiche e complicanze.

Artemisia, modalità d’uso

Le tipologie di Artemisia che si possono trovare in commercio sono: in capsule, integratori naturali, gli infusi, i decotti, le tisane, le tinture e gli estratti. Si tratta in tutti i casi di opzioni dotate di diverse qualità e rappresentanti un efficace rimedio naturale sulle varie tipologie di problematiche analizzate in precedenza. Ovviamente perché il loro risultato sia apprezzabile bisogna essere attenti alle diverse modalità d’uso.

Come preparare l’infuso di Artemisia, dosi e consigli
Per esempio quando si assume l’Artemisia sotto forma di infuso, è necessario somministrarla mediante un cucchiaio delle sue sommità fiorite, unita ad una tazza d’acqua, con le dosi consigliate in proposito pari a 10 grammi per quanto riguarda l’Artemisia (o una bustina di tisana se in questa forma) e 250 millilitri per quanto attiene all’acqua. Per fare questa preparazione bisogna nello specifico versare la pianta all’interno dell’acqua già bollente, per poi spegnere il fuoco, quindi coprire il tutto ed attendere circa 10 minuti per far completare il processo di infusione, terminati i quali si può procedere al filtraggio e a bere il risultato finale, ogni giorno con due tazze.

Come usare la tintura di Artemisia per regolare il flusso mesturale
Per quanto riguarda invece la tintura di Artemisia (si tratta di un estratto idroalcolico ottenuto dall’Artemisia vulgaris), bisogna prenderne trenta gocce per tre volte al giorno, ciò in un periodo complessivo di dieci giorni prima dell’arrivo del ciclo mestruale, in modo che possa avere un effetto adeguato su di esso e regolare eventuali anomalie.

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Come preparare ed usare il decotto di Atemisia per calmare i dolori articolari e muscolari
Per realizzare adeguatamente il decotto è necessario mettere in infusione più o meno 20 grammi di foglie essiccate di Artemisia per un periodo di 15 minuti, ciò dentro un litro di acqua ben riscaldata. Il risultato ottenuto va bevuto per 2 o 3 tazze in vari momenti della giornata a piacimento, si tratta di una soluzione ottima per combattere i dolori articolari o quelli muscolari, avvertiti naturalmente o a seguito di uno sforzo eccessivo.

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Uso dell’Artemisia annua in capsule
Relativamente all’estratto di questa pianta in capsule, si consiglia una dose quotidiana al massimo di 5 unità, che corrisponde a 1.625 milligrammi in termini di peso e riesce ad avere un risultato soddisfacente.

Uso dell’olio essenziale di Artemisia
Infine, l’olio di Arteminisia per uso esterno ha bisogno di essere diluito nell’olio vegetale, in modo da non irritare la pelle e a livello di composizione prevede un 30% di olio essenziale di questa pianta e un 70% di olio vegetale per liberare il meglio delle sue proprietà benefiche.

Dove si può acquistare, prezzi

Tutti i rimedi naturali prodotti con l’Artemisia si trovano in primo luogo in erboristeria, ma non è difficile trovarli anche nei negozi online di prodotti naturali. Ovviamente per comprendere se la patologia o il malessere che vi affligge è adeguatamente curabile mediante questa pianta è sempre preferibile avere un parere positivo direttamente dall’erborista di fiducia. Tale pianta medicinale può essere trovata anche nelle farmacie autorizzate, ma in quest’ultimo caso, riguardante prevalentemente le capsule, è necessario il conseguimento di una ricetta medica.

Il prezzo dell’Artemisia, come spesso avviene per questi tipi di prodotti, può variare in base al quantitativo e alla forma con cui viene presentata, ma per avere un’idea si parte dal costo contenuto di una tisana compreso fra i 5 e i 20 euro per quelle più titolate, mentre per quanto attiene alla capsule i prezzi variano da un minimo di 10 euro fino ad un massimo di 30-40 euro.