Amaro alle erbe svedesi: le 12 erbe della salute

Erbe svedesi per produrre un amaro dalle molteplici proprietà? Sembra una leggenda eppure è la storia della scrittrice Maria Treben particolarmente impegnata nella fitoterapia: ma cosa si può curare con le erbe svedesi e quali controindicazioni hanno? L’amaro di erbe svedesi si può produrre in casa? Se avete questi dubbi, seguiteci, lo scopriremo assieme.

amaro erbe svedesi

Amaro alle erbe svedesi: cos’è

Le erbe svedesi sono state portate sotto i riflettori della ribalta da Maria Treben che trovò, dopo la morte del medico svedese e rettore della facoltà di medicina Samst, un suo manoscritto, che la stessa Treben, definì “Molto Antico”. Nel manoscritto dell’ultracentenario medico, si sostiene come alcune erbe svedesi, dosate e miscelate assieme, abbiano sull’organismo umano effetti medicamentosi sorprendenti.

La Treben, cattolica oltre ogni immaginazione, trasferì il sapere del manoscritto nel suo libro “La salute della farmacia del Signore“, divenuto talmente tanto famoso da essere tradotto in 20 lingue diverse.

Il libro di Maria Treben propone al lettore un rimedio fitoterapico antico, una miscela di 12 erbe che danno vita al famoso preparato svedese; si tratta di una bevanda liquorosa che sfrutta le proprietà di tutte le piante inserite, capaci di contrastare patologie, anche molto gravi, che possono insorgere nell’organismo umano.

L’amaro di erbe svedesi, secondo la tradizione, può essere ingerito oppure applicato localmente sulla zona dolorante: analizziamo le sue proprietà terapeutiche a seconda che venga bevuto o applicato sulla pelle.

Proprietà terapeutiche uso interno

Quando il preparato svedese viene assunto per via orale agisce in maniera efficace contro diverse patologie che interessano l’apparato gastrointestinale o i sintomi influenzali; riesce anche a regolarizzare il ciclo mestruale e a far scomparire i disturbi legati al sonno.

Apparato gastrointestinale

Digestione lenta e pesantezza di stomaco: chi ha difficoltà a digerire, o ha una sensazione di pesantezza di stomaco dopo i pasti principali, può assumerne 1 cucchiaino in mezzo bicchiere di acqua tiepida o tisana.

Acidità di stomaco: se durante la digestione si presenta l’acidità di stomaco, si può bere 1 cucchiaino di liquore svedese mescolato in pochissima acqua o tisana (circa 1/4 di bicchiere).

Colite: in caso di coliche, prendere 1 cucchiaio di soluzione svedese per 3 volte al giorno disciolto in 3 dita d’acqua tiepida o tisana.

Stipsi: per combattere l’intestino pigro, è opportuno assumerlo la mattina prima di fare colazione. La posologia consigliata da Maria Treben è di 3 cucchiaia al giorno in 3 dita di acqua tiepida o tisana.

Crampi, gonfiori o dolori addominali: i disturbi all’addome, qualsiasi natura abbiano, possono essere combattuti mescolando 1 cucchiaio e mezzo soluzione ad una tisana calda di finocchio ed anice. Per potenziarne l’effetto si può utilizzare il nostro liquore anche come cataplasma da applicare direttamente sulla zona dolente.

Irregolarità del ciclo mestruale

Per regolarizzare il ciclo mestruale il nostro preparato si deve assumere ogni mattina, prima di fare colazione, a partire dal 14° giorno del ciclo. La posologia indicata da Maria Treben nel suo libro è di 1 cucchiaino non disciolto in acqua. Si dovrà continuare ad assumere il liquore per 14 giorni, ovvero sino alla comparsa del ciclo mestruale. Ripetere la terapia sino alla regolarizzazione ottimale.

Disturbi del sonno

L’insonnia che può essere guarita attraverso l’uso costante di questo liquore, è quella provocata da disfunzioni epatiche o problemi gastrointestinali. In questo caso è sufficiente assumere 1 cucchiaino di amaro svedese disciolto in acqua o tisana, prima d’andare a dormire.

Infezioni da vermi

Le erbe svedesi agiscono da vermicide negli adulti. La posologia corretta è un cucchiaio dopo i pasti ed una prima di andare a dormire, non disciolti in acqua.

Influenza

Quando si è colti dai sintomi da raffreddamento si può utilizzare questo amaro di erbe svedesi per via orale: si dovrà assumere 1 cucchiaio di amaro prima dei pasti principali, 3 volte al giorno, disciolto in acqua tiepida o tisana.

Altri disturbi

Tutti i disturbi descritti all’interno del libro di Maria Treben possono essere affrontati dall’amaro svedese assumendone 3 cucchiaini al giorno diluiti in acqua o tisana; questa è la posologia corretta per contrastare tutte le infezioni all’apparato genitale, come la candida, alle vie urinarie, in particolar modo la cistite, oppure patologie legate al fegato. Come il liquore svedese, è molto efficace in caso di pesantezza di stomaco, disturbi ai reni o al fegato, la soluzione Shoum, anch’essa considerata un rimedio naturale risolutivo.

Prevenzione

Per prevenire i malanni, Maria Treben consiglia l’assunzione di un cucchiaino di soluzione alle erbe svedesi al mattino ed alla sera, non necessariamente diluito in acqua.

Proprietà terapeutiche uso esterno

Il preparato alle erbe svedesi può essere adoperato per combattere diverse affezioni, anche con uso topico; solitamente si utilizza il liquore svedese direttamente sulla parte dolorante per contrastare patologie legate alle vie respiratorie, alle malattie esantematiche che prevedono eruzioni cutanee, ai dolori articolari ed al mal di pancia, così come alle infezioni da vermi nei bambini. E’ efficace anche per combattere i problemi agli occhi, alle orecchie o ai denti, le emorroidi e i dolori al seno durante il ciclo o l’allattamento.

L’uso esterno prevede l’esecuzione di:

Impacchi o cataplasmi: vengono preparati lasciando cadere delle gocce di preparato alle erbe svedesi su del cotone idrofilo, che sarà riscaldato a bagnomaria. Quando il cotone è ben caldo, preparare la zona da trattare con una crema a base di calendula e lasciare l’impacco sulla parte da medicare per almeno 2-4 ore.

Suffumigi: portare l’acqua ad ebollizione e inserire la quantità di gocce di amaro svedese necessarie. Inalare per almeno 10-15 minuti affinché sia efficace.

Sciacqui del cavo orale o gargarismi: inserire la quantità di gocce necessarie a risolvere il problema in un bicchiere di acqua tiepida.

Disturbi all’apparato respiratorio

Naso chiuso: per sbloccare il naso chiuso e curare i disturbi da raffreddamento, Maria Treben consiglia di eseguire i suffumigi 2 volte al giorno. La posologia è di 4 cucchiai di amaro svedese in un litro d’acqua: le inalazioni, per avere effetto, devono prolungarsi per almeno 10 minuti.

Tosse: la tosse è solitamente provocata dalla presenza di muco nella laringe o nei bronchi. Per sciogliere il muco e placare la tosse possono essere eseguiti i suffumigi 3 volte al giorno. Per prepararli dovranno essere utilizzati 4 cucchiai di questo liquore in un litro e mezzo di acqua.

Mal di gola: il mal di gola si può debellare con i gargarismi, facendo sciogliere 2 cucchiai di liquore alle erbe in un bicchiere di acqua tiepida. I gargarismi dovranno essere ripetuti 3-4 volte al giorno, o comunque al bisogno.

Mal di testa: applicare il preparato alle erbe con un impacco imbevuto di acqua fredda direttamente sulle tempie. Mantenere la pezzuola sulla fronte per almeno un quarto d’ora.

Sinusite: applicare una garza imbevuta d’amaro direttamente sulla fronte. Contemporaneamente devono essere passate gocce d’amaro su nuca, gola, tempie e polmoni.

Malattie esantematiche ed eruzioni cutanee

Tutte le malattie esantematiche, così come le patologie che prevedono la comparsa di eruzioni cutanee come la psoriasi, possono essere affrontate applicando sulla zona delle gocce di preparato svedese. L’amaro risulta efficace anche se utilizzato su un panno imbevuto.

Dolori articolari

Qualsiasi dolore articolare può essere placato attraverso l’utilizzo di un impacco del preparato svedese, da applicare più volte al giorno al bisogno.

Mal di pancia e dolori addominali

Oltre ad utilizzare l’amaro per via orale, quando si presentano mal di pancia o dolori addominali si possono eseguire impacchi da porre sulla parte dolorante per trovare subito sollievo.

Infezioni da vermi nei bambini

Se le infezioni da vermi negli adulti vengono contrastate con il preparato alle erbe assunto per via orale, nei bambini si ha un ottimo risultato con il suo uso topico. L’impacco deve essere posto sul pancino intorno all’ombelico.

Disturbi agli occhi, alle orecchie, ai denti

I disturbi agli occhi, alle orecchie ed ai denti possono essere affrontate mediante l’uso topico della soluzione. Per gli occhi si dovrà preparare una soluzione composta da 20 gocce di soluzione in un bicchiere d’acqua. Basterà applicare la soluzione sugli occhi mediante un dischetto idrofilo, come quelli che vengono utilizzati comunemente per struccarsi. La soluzione deve essere tenuta sulle palpebre per 20 minuti: l’operazione deve essere ripetuta 2-3 volte al giorno.

Chi soffre di fastidio o dolore alle orecchie, o chi avverte ronzii, può applicarne 3-4 gocce direttamente sul cotone idrofilo ed introdurlo, ovviamente in maniera delicata, nell’orecchio malato.

Per i denti, la soluzione più efficace sembra essere l’esecuzione di gargarismi con un cucchiaino di preparato alle erbe svedesi disciolto in un bicchiere d’acqua. L’operazione deve essere eseguita più volte al giorno sino alla scomparsa del dolore.

Emorroidi

Le emorroidi possono essere debellate applicando direttamente sulla parte poche gocce di soluzione svedese su cotone idrofilo. Questa operazione deve essere eseguita solo una volta al giorno fino alla completa scomparsa.

Dolori al seno

Durante l’allattamento o anche il ciclo mestruale il seno può apparire dolorante e teso: per lenire il dolore si può strofinare la zona con una pezzuola imbevuta in acqua calda, nella quale sono state introdotte alcune gocce di soluzione svedese.

Amaro alle erbe svedesi: proprietà estetiche

Il preparato svedese non possiede solo delle sorprendenti proprietà mediche, ma può portare ragguardevoli miglioramenti anche a livello estetico. Sono affrontati, ad esempio, in maniera risolutiva i calli e le verruche: basterà utilizzare un po’ di cotone idrofilo imbevuto di soluzione svedese direttamente sulla zona interessata e ripetere l’operazione per due o tre giorni, fino alla completa scomparsa. Questa soluzione alle erbe ha dimostrato di dare ottimi risultati anche per vellutare le cicatrici e le smagliature. Per risolvere questi inestetismi si possono eseguire dei cataplasmi uno o due volte al giorno, meglio la mattina e la sera, per almeno 2 mesi.

Ingredienti e proprietà

L’amaro svedese originale prevede l’utilizzo di 12 erbe: ciascuna di esse potenzia il preparato con delle proprietà curative e medicamentose che nell’insieme gli conferiscono la forza guaritrice che chi l’ha già provato gli riconosce. Vediamo quindi nel dettaglio quali sono le piante impiegate nel composto e quali proprietà possiede ciascuna:

Aloe Vera o Aloe Barbadensis: questa pianta, le cui proprietà antibiotiche, antinfiammatorie, immunostimolanti e germicide sono riconosciute da tempo, contiene diversi principi attivi come l’acido cinnamico, gli antrachinoni catartici e i glucomannani.

Cassia Angustifolia o Senna: all’interno del preparato vengono utilizzate le foglie di cassia. Ha proprietà lassative ed è molto efficace nella lotta alle emorroidi: tra i principi attivi ricordiamo i derivati antracenici, ed in particolar modo i sennoidi, ed i derivati naftalenici; è ricca di flavonoidi.

Cinnamonum Canphora: per la realizzazione del preparato si utilizza solo la Cinnamonum Champhora di origine cinese che contiene un’alta percentuale di canfora, che non è il nome della pianta come erroneamente si pensa, bensì il suo principale principio attivo. Ha proprietà anestetiche ed antibatteriche.

Rabarbaro o Rheum Palmatum: si sfruttano solo le radici della pianta che importanti effetti sull’intestino; infatti, se la radice di rabarbaro è assunta in dosi elevate ha potere lassativo, mentre nel caso in cui si ingerisca a piccole dosi ha l’effetto contrario, bloccando episodi di diarrea. Regola inoltre la secrezione gastrica e biliare, migliorando le funzionalità digestive. Tra i principi attivi ricordiamo i flavonoidi, i tannini, l’emodina, la reina, l’aloemodina e i glicosidi diantroici.

Curcuma Zedoaria o semplicemente Zedoaria: si utilizzano solo le radici di questa pianta dalle proprietà antisettiche ed antiossidanti. Tra i principi attivi si riconoscono i monoterpeni e i curcuminoidi.

Fraxinus Ornus, meglio noto come Manna: ha proprietà coadiuvanti nel mantenimento dell’equilibrio intestinale. Non è una pianta, ma la linfa del frassino. Contiene mannitolo e stachilosio, due zuccheri e tra i princi attivi spiccano i derivati cumarinici, tra cui il faxoside.

Teriaca Veneziana: non è una pianta, ma una miscela d’erbe dai diversi utilizzi medicamentosi. Tra le erbe solitamente utilizzate per comporre la teriaca veneziana troviamo la genziana, l’anice, la menta, il cardo mariano, la lavanda, la gramigna, il ginepro, l’iperico, la liquirizia e diverse altre.

Angelica Archangelica o Angelica: questa pianta ha proprietà espettoranti, digestive e anti acidità. Contiene ostenolo, ostolo, angelicina, xantossina e tannini.

Commiphora Myrrha o Mirra: stimola la peristalsi e l’eliminazione dei gas intestinali; ha proprietà espettoranti, antispasmodiche ed antibatteriche, tra i principi attivi più importanti si possono ricordare diversi terpeni come il pinene ed il limonene, ma è anche ricca di fenoli, eugenolo, aldeide cuminica, cinnemaldeide, sequiterpenici.

Carlina Vulgarisi o Acaulis o semplicemente Carlina: per il preparato si utilizza solo la radice di questa pianta che ha proprietà diuretiche, digestive e cicatrizzanti, oltre ad avere buoni effetti antipiretici. Fra i principi attivi spiccano i tannini, l’inulina e diversi oli essenziali.

Crocus Sativus o Zafferano: è utile alla digestione, ma possiede anche proprietà lenitive ed immunostimolanti. Fra i principi attivi più consistenti troviamo la crocetina, i fitosteroli, la picrocina glucoside e i carotenoidi.

Legni: mallo di noce o legno dolce.

Esiste una variante alla ricetta originale che prevede la sostituzione dell’Aloe Barbadensis con l’Artemisia Absithiume, ovvero l’Assenzio utilizzato in polvere, che ha proprietà immunostimolanti e tonificanti.

Prezzi

Questo liquore può facilmente essere reperito nelle migliori erboristerie, farmacie o parafarmacie, così come online. Sono numerosi i marchi che lo commercializzano da Ezio Monelli, a Maxus, a Sangalli sino a Raihuen di cui è proprietaria il brand Natur Farma.

I prezzi sul web sono ovviamente inferiori di circa il 20% rispetto a quelli che possono essere offerti in farmacia o erboristeria e partono da 13,60 € per una bottiglia di amaro svedese da 200 ml, per salire ai 30 € per una bottiglia da 500 ml sino ai 40 e più euro per una bottiglia da 700 ml.

Acquistando ila soluzione alle erbe sul web si riuscirà a pagare il preparato molto meno, anche perché su internet le offerte e gli sconti non mancano, basta solo saperli cogliere.

Preparato per il “fai da te”

Il rimedio svedese può essere preparato anche in casa: ovviamente, come ogni buona cosa in “fai da te” anche questa condurrà un buon risparmio. Infatti, in commercio si trovano diversi preparati pronti all’uso con la miscela di erbe corretta: secondo il nostro parere la migliore per qualità/prezzo è quella di Ezio Monelli al costo di 14,40€

Ricetta originale: Ingredienti

  • 10 g di Aloe
  • 10 g di foglie di Cassia
  • 10 g di Canfora
  • 10 g di Rabarbaro radice
  • 10 g di Curcuma radice
  • 10 g di Manna
  • 10 g di Teriaca Veneziana
  • 10 gr di Angelica radice
  • 5 g di Carlina radice
  • 5 g di Mirra
  • 0,2 g di Zafferano

Preparazione

Mettere tutte le erbe a macerare in 1 litro e mezzo di acquavite di grano o di frutta con una gradazione di 40°, in un recipiente dal collo largo, lasciando riposare al sole o nelle vicinanze di una fonte di calore per 15 giorni. Il preparato deve essere mosso e scosso ogni giorno per far sì che le erbe siano sempre miscelate. Trascorsi i 15 giorni il preparato può essere filtrato in bottigliette più piccole, chiuse ermeticamente e conservate in frigo o in un luogo molto fresco. Il liquore ottenuto può essere conservato anche per anni: manterrà comunque inalterate le sue proprietà, infatti più riposa, maggiore sarà il suo effetto. Prima di ogni utilizzo sarà bene scuotere la bottiglietta.

Controindicazioni

La soluzione svedese non presenta di per sé alcuna controindicazione a parte quelle legate alla presenza dell’alcool. Per questa ragione non andrebbe assunto da donne in gravidanza ed allattamento, così come da soggetti che soffrono di esofagite da reflusso, di gastrite o ulcera e di qualsiasi patologia epatica. Il suo utilizzo topico, sempre per via della presenza di alcool è sconsigliato su zone del corpo particolarmente delicate.

Ovviamente se ne sconsiglia l’uso a soggetti allergici ad uno o più ingredienti.

Conclusioni

Come per ogni rimedio naturale sono in tanti a non credere all’efficacia del preparato svedese, così come sono in molti ad averlo provato e ad essere soddisfatti dei risultati ottenuti. Nonostante il suo sapore poco gradevole ed amarognolo, il nostro consiglio è “tentar non nuoce”: al massimo si può guarire, in caso contrario si avrà assaporato un liquore che ormai è diventato leggenda.