Acido Glicolico: cos’è, a cosa serve?

L’acido glicolico, in grado di donare una pelle luminosa e uniforme e di trattate numerosi inestetismi cutanei, ha sempre più il ruolo di alleato prezioso nella cura della bellezza, sia maschile che femminile.

Fa parte della classe degli alpha-idrossiacidi, molecole spesso utilizzate per la creazione di prodotti per la cosmesi. Viene creato sinteticamente in laboratorio ma anche ricavato dai vegetali.

Acido glicolico

I cristalli di acido glicolico, che a temperatura ambiente hanno un aspetto solido e nessun odore o colore, possono essere estratti dall’uva (immatura), dalla barbabietola e dalla canna da zucchero.

Come anche l’acido salicilico, di cui abbiamo già parlato, il glicolico viene utilizzato nei trattamenti dermatologici, in quanto è in grado di rimuovere le cellule morte permettendo alla pelle una migliore ossigenazione. Non solo: esso stimola la produzione di nuove cellule, di collagene ed elastina, dando a tutta l’epidermide un aspetto più fresco e sano.

Possibili utilizzi

L’acido glicolico in crema o per fare il peeling si stanno rivelando sempre di più i trattamenti adatti per un lungo elenco di problemi spesso inerenti la zona del viso.

Gli interventi possono essere considerati nell’ambito della cosmesi e quindi il trattamento può essere fatto da soli, o magari con l’aiuto di un’ estetista.

Se invece si tratta di situazioni più complesse e le concentrazioni di acido sono più alte, si parla di medicina estetica e quindi gli interventi possono essere fatti esclusivamente da professionisti.

Cosa trattare nello specifico?

Nel primo caso tra le forme di problemi dermatologici che è possibile migliorare, ci sono senza dubbio l’acne del viso e le relative cicatrici lasciate su chi ormai non ne soffre più, la dermatite seborroica, la pelle grassa, tutte le macchie scure, siano esse legate ad un’eccessiva esposizione al sole (o alle lampade UV) che dovute al naturale trascorrere dell’età.

È possibile trattare (non curare, ovviamente, ma solo migliorare la consistenza della pelle) anche la psoriasi.

Quando grazie all’acido glicolico si sconfina nel campo della medicina estetica, è possibile affrontare problemi ancora più complessi, come le smagliature, le quali si riducono sensibilmente e possono , dopo alcuni trattamenti, perdere la loro evidenza, ma anche l’invecchiamento cutaneo e le rughe del volto.

Peeling con acido glicolico

Non esiste una sola tipologia di peeling, ma a seconda della concentrazione dell’acido si otterranno effetti differenti, che andranno a intaccare il derma a differenti profondità.

  • Un peeling molto superficiale ridà luminosità alla pelle, ha una concentrazione di acido intorno al 50-70%, il trattamento è piuttosto rapido e i fastidi limitati ad un leggero prurito. La desquamazione dura alcuni giorni.
  • Il peeling superficiale è perfetto per trattare acne, macchie, piccole cicatrici e rughe intorno agli occhi. La desquamazione dura una decina di giorni.
  • I peeling profondi e molto profondi, che vanno eseguiti esclusivamente sotto controllo, devono essere utilizzati solo in caso di problemi effettivamente molto radicati, che è impossibile risolvere in altre maniere. Il post peeling si presenta infatti molto prolungato e doloroso.

Quando non deve essere usato

Ci sono situazioni in cui il peeling è assolutamente sconsigliato: in gravidanza, nel caso di orticaria cronica, di dermatite atopica e di herpes attivo. Anche l’acido glicolico e in basso dosaggio, può avere qualche leggero effetto collaterale, ad esempio aumentare la fotosensibilità.

Conclusioni

In genere, con accurate valutazioni, questo prodotto può essere un alleato prezioso per mettere uno stop a tante imperfezioni dermatologiche e ritrovare la giusta fiducia in noi stessi…e nel nostro fascino!