Proprietà e benefici dell’olio di ricino

L’olio di ricino è un olio di origine vegetale che deriva dai semi della pianta del Ricinus communis: impiegato di frequente nell’ambito della cosmesi naturale, vanta proprietà nutritive molto importanti per i capelli e per la pelle, mentre nel settore industriale viene adoperato in qualità di ingrediente lubrificante. Ha, tra l’altro, il pregio di rinforzare le unghie e le ciglia.

Le proprietà dell’olio di ricino

L’olio di ricino può essere impiegato in molti contesti: per esempio, per le sue proprietà lassative e per le sue qualità emetiche, che favoriscono il vomito. Chi ha mangiato qualche alimento avariato e intende espellerlo dall’organismo può, dunque, ricorrere a quest’olio. Inoltre, il prodotto permette di rinforzare le unghie: per approfittare di tali doti è consigliabile adoperarlo sotto forma di impacchi, magari in abbinamento – ma anche in alternativa – con l’olio di oliva extra vergine.

Da non sottovalutare anche l’abbinamento con l’olio di mandorle dolci o con il succo di limone, in virtù dei quali si è certi di riequilibrare il grado di acidità e il pH.

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Olio di ricino capelli e ciglia

Per i capelli

Le proprietà dell’olio di ricino risultano molto evidenti nel trattamento e nella cura dei capelli: si tratta, infatti, di un particolare tipo di olio che può essere assorbito con grande facilità e che quindi entra in azione in modo immediato. Non solo nutre la chioma, ma riesce anche a idratarla, e, per di più, previene le doppie punte contrastando la loro comparsa. Non possono essere trascurate, poi, le proprietà ammorbidenti di quest’olio, che in effetti è raccomandato a tutti coloro che hanno a che fare con capelli spezzati, con capelli sfibrati o con capelli secchi.

Caratterizzato da un colore giallo paglierino, l’olio di ricino presenta una consistenza alquanto densa: prima di utilizzarlo è bene sapere che il suo sapore e il suo odore sono tutt’altro che piacevoli. Al di là di questo inconveniente, in ogni caso, questo olio è apprezzabile per risolvere problemi di vario genere a livello della pelle, dall’acne negli adolescenti ai pruriti più comuni, fino alle dermatiti. Il suo potere anti micotico è interessante perché permette di risolvere eventuali infezioni da funghi.

Come detto, però, l’olio di ricino è suggerito soprattutto per la cura dei capelli: non solo perché contribuisce a prevenire la loro caduta in virtù delle sue proprietà rinforzanti, ma anche perché consente di regolare e di equilibrare il loro tasso di oleosità. In questo modo, non c’è il rischio che i capelli si secchino in modo eccessivo e, di conseguenza, si spezzino.

Ma come si usa? In primo luogo, si possono creare degli impacchi, che si rivelano fenomenali in modo particolare per chi ha le doppie punte. L’olio può essere distribuito, per esempio, sui capelli in modo da dare vita a un impacco pre-shampoo che è consigliato prima di andare al mare (quando la capigliatura potrebbe diventare secca).

Per le ciglia

Nel caso in cui si abbia la necessità di trattare le ciglia e le sopracciglia allo scopo di rinforzarle, l’olio può essere applicato con un pennellino di quelli che vengono adoperati per distribuire il mascara, ovviamente opportunamente pulito. Sarebbe meglio che l’applicazione avvenisse con le ciglia umide: l’olio dovrebbe essere distribuito alla sera, magari prima di andare a dormire, in maniera tale che possa agire ed essere lasciato in posa per tutta la notte.

Quello che conta è cercare di non esagerare mai con le dosi, senza dimenticare che si sta parlando di una zona molto vicina agli occhi: in caso di contatto diretto, è opportuno sciacquarli subito e, se si avverte un fastidio persistente, consultare il proprio medico. Nel momento in cui si opta per l’olio di ricino per le ciglia e per le sopracciglia, sarebbe preferibile puntare su un prodotto biologico (100% puro), così da avere la certezza di non incappare in inconvenienti o reazioni indesiderate da parte della pelle.

Olio di ricino in gravidanza

L’olio di ricino in gravidanza fa bene o male? C’è chi suggerisce di bere quest’olio, cercando di sopportare il suo sapore poco gradevole, allo scopo di velocizzare i tempi in vista del parto e, praticamente, stimolare il travaglio.

Poiché il prodotto incentiva l’attività dell’intestino, si ritiene che in questo modo si potrebbe indurre l’utero a contrarsi. In realtà si tratta di una leggenda metropolitana: o, meglio, non c’è certo bisogno dell’olio per ottenere questo effetto, che può derivare molto più semplicemente dal consumo di un buon passato di verdure. Ma, anzi, è bene prestare attenzione alle possibili controindicazioni per le donne in dolce attesa: bisogna sapere, per esempio, che l’olio in questione viene estratto attraverso un procedimento di spremitura dei semi di ricino a freddo (semi di ricino che – è bene sottolinearlo, sia pure per inciso – sarebbero molto tossici se venissero consumati al naturale per colpa della ricina).

Il ricorso all’olio di ricino in qualità di induttore del travaglio dovrebbe in ogni caso essere evitato, perché gli studi e le ricerche scientifiche in proposito hanno dato risultati contrastanti. Infatti, la disidratazione, la diarrea e i dolori addominali che in genere seguono l’assunzione di quest’olio fanno sì che la persona – e in questo caso la gestante – sia priva di energie e stanca: in un momento delicato come quello del parto, una situazione del genere dovrebbe essere evitata, poiché si andrebbe incontro a squilibri idroelettrolitici. Ciò porta a sostenere che l’olio di ricino in gravidanza è sconsigliato e così anche durante l’allattamento.

Quanto costa?

I prezzi dell’olio di ricino variano, ovviamente, a seconda del prodotto con cui si ha a che fare. In linea di massima, comunque, si sta intorno ai 40 euro al litro, il che vuol dire che un flacone da 250 millilitri può costare circa 10 euro.

Conclusioni

In conclusione, questo olio, dovrebbe essere utilizzato per rinforzare i capelli, le ciglia e le sopracciglia applicandolo con massaggi o sotto forma di impacchi; d’altro canto, è sconsigliabile la sua assunzione per via orale, soprattutto per le donne in stato di gravidanza, perché i suoi effetti lassativi potrebbero provocare un dispendio di energie pericoloso.

Approfondimento Wikipedia Ricinus communis