Dieta Dissociata: associazione dei cibi e menù esempio

La dieta dissociata, è un regime alimentare che ha come obiettivo principale, quello di: depurare, previene l’accumulo di tossine e prodotti di scarto nell’organismo e, dunque, si adatta ed è consigliata in particolare a chi soffre di malattie renali e gastroenteriche e a tutti coloro che hanno problemi di mal digestione, gonfiore e senso di pesantezza.

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Trattandosi di un regime alimentare disintossicante, la dieta dissociata è indicata in generale per tutti coloro che amano seguire un’alimentazione purificante e naturale.

Essendo una dieta ricca di vegetali e prodotti integrali e povera di carboidrati è particolarmente adatta a chi vuole perdere peso in maniera corretta oppure a chi vuole mantenere la forma fisica perfetta grazie ai molteplici effetti positivi che questo regime alimentare promette.

Dieta dissociata: principi generali

Spesso sentiamo parlare di dieta dissociata, ma non sempre ne conosciamo a fondo le reali caratteristiche e peculiarità. Cerchiamo dunque di analizzare i principali aspetti di questa dieta, provando a capire come gestirla attraverso degli esempi pratici.

Il principio generale sul quale si basa questo tipo di dieta è quello di non associare nello stesso pasto alimenti di diversa natura. Ad esempio, in un pasto non dobbiamo mai associare alimenti ricchi di carboidrati, come pasta, pane, patate etc, con alimenti ricchi in proteine, come carne, pesce, uova o insaccati.

Un altro principio fondamentale della dieta dissociata è quello di consumare la maggior parte dei carboidrati durante i primi pasti della giornata e diminuirne pian piano la quantità. Bisogna dunque evitare di consumare alimenti troppo ricchi di carboidrati durante i pasti serali.

Nella dieta dissociata i carboidrati vanno assunti principalmente a colazione. La colazione è il pasto più importante della giornata e deve contenere una buona quantità di carboidrati sotto forma di cereali o fette biscottate e biscotti integrali.

Anche il pranzo può contenere una modesta quantità di carboidrati, sotto forma di pasta, riso e cereali, da non associare però alle proteine.

La cena, invece, deve essere povera di carboidrati, soprattutto quelli di pasta e di pane raffinati e deve contenere una certa quantità di proteine da accompagnare a vegetali e cereali integrali, i quali integrano fibre solubili ed insolubili, alimenti indispensabili per un corretto transito intestinale.

Questo principio fondamentale che caratterizza la dieta in oggetto si basa su importanti basi scientifiche, che ne spiegano la sua validità nel dare molteplici benefici all’organismo.

La digestione degli alimenti – carboidrati e proteine

Per comprendere appieno le basi della dieta dissociata dobbiamo quindi fare un passo indietro e conoscere alcuni dei principali meccanismi che si verificano durante la digestione.

Innanzitutto, bisogna sapere che non tutti gli alimenti vengono digeriti allo stesso modo e con gli stessi tempi. In particolare, gli alimenti molto ricchi di amido, come la pasta ed il pane hanno bisogno di tempi di digestione molto più lunghi rispetto agli alimenti che contengono zuccheri semplici come la frutta o lo zucchero nel caffè.

Questo è il motivo per il quale bisogna evitare di assumere alimenti troppo ricchi in carboidrati complessi durante le ore serali, quando non si ha a disposizione il tempo necessario per la loro digestione.

Gli alimenti, inoltre, vengono digeriti con diverse modalità a seconda della loro composizione. In particolare, i carboidrati vengono digeriti in ambiente basico, ovvero con un pH superiore a 7. Essi subiscono una prima digestione nella bocca, ad opera di enzimi presenti nella saliva. Successivamente la digestione prosegue nell’intestino tenue, dove si completa totalmente.

Le proteine, invece, vengono digerite in ambiente acido, ovvero con un pH inferiore a 7. La loro digestione avviene nello stomaco, dove il pH è molto acido, grazie ad enzimi specifici chiamati proteasi.

Associazione dei cibi

Nella dieta dissociata, queste evidenti differenze nella modalità di digestione dei diversi macro nutrienti suggeriscono dunque di non assumere contemporaneamente carboidrati e proteine per non creare problemi di mal-digestione.

Introdurre nello stesso pasto sia carboidrati che proteine, infatti, comporta la presenza di un ambiente molto acido adatto alla digestione delle proteine ma non a quella dei carboidrati.

Questo determina un rallentamento dell’assorbimento dei nutrienti e quindi della digestione in generale, provocando problemi digestivi, gonfiore e pesantezza.

Secondo questo principio, quindi, la dieta dissociata che prevede l’assunzione di proteine e carboidrati in pasti diversi, favorisce una digestione veloce e salutare. Inoltre si consiglia di far trascorrere almeno cinque ore tra un pasto e l’altro, in modo da favorire il completo assorbimento di un pasto prima di procedere a quello successivo.

Un’altra importante indicazione della dieta prevede di non associare in uno stesso pasto carboidrati di diversa natura, ad esempio la pasta con il pane. Lo stesso vale per le proteine che non vanno associate tra loro, quindi non bisogna mai introdurre carne e pesce, oppure uova e legumi all’interno dello stesso pasto.

Abbiamo finora descritto le caratteristiche principali della dieta dissociata, ma passiamo ad alcuni consigli pratici per eseguire in maniera appropriata questo tipo di dieta.

Partiamo dal pasto più importante della giornata: la colazione.

Menù di esempio della dieta dissociata

La colazione deve essere abbondante e, soprattutto, sempre presente. Essa infatti ci deve dare l’energia necessaria ad affrontare la giornata. La colazione quindi deve contenere energia di pronto utilizzo, come gli zuccheri semplici della frutta, le fibre contenute nei cereali e le proteine nobili, come quelle del latte.

Il pranzo è un altro pasto fondamentale della giornata che non bisogna mai saltare nè trascurare. Durante il pranzo bisogna assumere una buona quantità di carboidrati complessi, dunque si deve consumare un piatto di pasta di circa 70g accompagnato da verdura cruda o cotta.

La cena deve essere il pasto più leggero della dieta, visto che al termine della nostra giornata non abbiamo più bisogno di troppa energia.

Durante la cena si devono evitare soprattutto i carboidrati come l’amido della pasta e del pane che appesantiscono e non vengono digeriti sufficientemente.

La cena può essere a base di proteine da scegliere tra una porzione di carne bianca, pesce, uova o salumi magri accompagnata da una porzione abbondante di verdure crude o cotte. Si può anche prediligere una porzione di legumi o una minestra di legumi e verdure.

Tra un pasto e l’altro è importante introdurre degli spuntini per aiutare il metabolismo e ingannare la fame. Gli spuntini devono rappresentare circa il 5-10% delle calorie totali giornaliere e possono comprendere una porzione di frutta fresca, uno yogurt magro oppure un centrifugato di frutta e verdura.

Varianti della dieta dissociata

La dieta dissociata in generale si basa sui principi appena descritti, anche se esistono diverse varianti della stessa.

Esiste, infatti, una particolare variante che prevede il consumo di un’unica tipologia di nutriente al giorno. Secondo questa dieta non è possibile alternare carboidrati e proteine nello stesso giorno, ma in giorni diversi. Ad esempio, il lunedì si mangiano solo alimenti ricchi di carboidrati, quindi pasta e pane, cereali e verdure. Il martedì, solo alimenti a base di proteine e così per il resto della settimana.

Quest’ultima versione della dieta non è ben vista da molti nutrizionisti, che la considerano poco salutare a causa della scelta troppo monotona e poco variegata dei pasti che essa offre.