Acido clorogenico: cos’è, proprietà, utilizzi, controindicazioni

L’acido clorogenico è spesso citato in concomitanza con il caffè verde: si tratta infatti di uno dei più importanti principi attivi naturali contenuti nel caffè verde non tostato.

A questa sostanza vengono attribuite proprietà benefiche e curative e spesso è associata alle diete per perdere peso. Cosa c’è di vero in quello che ci viene raccontato su questa molecola?

Cos’è l’acido clorogenico

L’acido clorogenico è una molecola di origine naturale contenuta in molte piante, fra le quali il caffè verde. Questa molecola appartiene all’eterogeneo gruppo di sostanze che vanno sotto il nome di polifenoli, una definizione ad ombrello che include diverse molecole vegetali che svolgono numerose funzioni di protezione all’interno delle piante.

I polifenoli contenuti nell’acido clorogenico sono principalmente i protettori dal rischio ossidativo, cioè mantengono le piante al sicuro dall’azione distruttiva dei raggi solari e di altri fattori ambientali. Questo acido, come molti altri polifenoli, è in grado di offrire le sue capacità antiossidanti non solo all’interno della pianta di origine ma anche a chi si nutre di tale pianta e dei suoi derivati.

I polifenoli sono uno degli elementi costitutivi di alcuni alimenti molto comuni nella nostra alimentazione, come olio di oliva, caffè tostato e caffè verde, tè, mele e agrumi, vino, solo per citare alcuni esempi.

In particolare, l’acido clorogenico è presente soprattutto nei semi del caffè non tostato: la torrefazione infatti ne abbatte la quantità e ne diminuisce le funzioni. Come tutte le sostanze antiossidanti, questi polifenoli combattono la formazione dei radicali liberi e previene l’insorgenza di diverse patologie legate all’invecchiamento cellulare e agli errori di replicazione delle cellule.

Acido clorogenico proprietà

Proprietà antiossidanti: questi impediscono l’ossidazione dei tessuti. L’ossidazione può essere vista come la base dell’invecchiamento delle cellule: è un processo naturale che aumenta nel tempo e può essere accelerato da inquinamento, stress, raggi ultravioletti, radiazioni, uso di droghe e farmaci, additivi alimentari e sostanze che si liberano durante la cottura.

Proprietà antitumorali: sono legate alla sua azione antiossidante. Combattendo il processo di ossidazione e la conseguente formazione di radicali liberi, le cellule mantengono un buon livello di salute più a lungo. Ciò comporta anche il mantenimento di una buona capacità di replicarsi senza commettere errori, cioè senza creare cellule con informazioni sbagliate che possono dare origine a neoplasie.

Proprietà antinfiammatorie: in quanto inibisce l’azione di alcuni enzimi (fra cui le ciclossigenasi 1 e le ciclossigenasi 2) coinvolti nel processo infiammatorio. Il meccanismo di azione dell’acido è paragonabile a quello dei farmaci FANS, gli antinfiammatori più diffusi e comunemente usati.

Protezione dai raggi UV: in quanto stimola le difese della pelle per proteggersi dalle radiazioni solare, principalmente quelle con una lunghezza d’onda nociva, ovvero UVB e UVC.

Altre proprietà: sono associate ulteriori proprietà benefiche ma senza sufficienti dati statistici per confermare la loro validità. I campi in cui l’efficacia dell’acido vanno confermati sono i seguenti: capacità di curare l’ipertensione, capacità di abbassare la glicemia, effetti dimagranti.

Acido clorogenico: utilizzi

L’acido clorogenico è naturalmente presente nel caffè verde, quindi nel caffè non tostato: poiché la torrefazione avviene ad alte temperature e per tempi prolungati, molte delle molecole perdono la loro struttura di partenza. L’acido clorogenico viene usato principalmente in due modi: come bevanda calda o fredda a partire dai chicchi di caffè verde o come integratore alimentare.

Va sottolineato che come molte altre molecole, anche l’acido clorogenico funziona meglio se assunto in modo “integrale”, assieme alle sostanze di partenza contenute nei chicchi di caffè verde. Per indicare questa caratteristica si parla di fitocomplessi, cioè di gruppi di molecole presenti in una pianta che esprimono al meglio le loro proprietà se sono assunte tutte insieme. Un fitocomplesso è un gruppo talmente eterogeneo e ampio di sostanze complesse diverse fra loro che è impossibile da riprodurre attraverso la sintesi in laboratorio.

Nel caso specifico, l’acido clorogenico non può essere assorbito in grandi quantità dall’intestino umano e l’eccesso resta inutilizzato o viene trasformato in acido caffeico. L’uso di integratori di acido clorogenico hanno quindi un’importanza secondaria (ma complementare) rispetto all’uso del caffè verde che permette di assumere l’intero fitocomplesso.

Effetti collaterali dell’acido clorogenico

L’acido clorogenico è normalmente ben tollerato dal corpo umano e l’assunzione dei cibi che lo contengono è sicura. Se lo si assume come integratore alimentare puro, vanno seguite attentamente le dosi raccomandate, soprattutto perché l’eccesso dell’acido non viene assorbito e va perso o trasformato in altre sostanze.

Poiché l’acido in questione è contenuto in molti cibi vegetali, normalmente lo si assume assieme all’intero fitocomplesso con cui si trova associato e gli effetti collaterali di un particolare frutto non sono sempre imputabili all’acido clorogenico in sé. Ad esempio, un blando effetto lassativo dell’acido è stato notato nell’assunzione delle prugne: in questo caso, è più probabile che l’effetto collaterale sia dovuto all’alta quantità di acqua, fibre e altre sostanze presenti già nelle prugne.

Nel caso del caffè e del caffè verde, i fitocomplessi in cui è contenuto l’acido sembrano essere i responsabili dell’aumento dell’omocisteina nel sangue, l’omocisteina è una sostanza associata alle patologie cardiache e cardiocircolatorie: il legame fra l’acido e il rischio di infarto è da dimostrare, mentre è stato provato il suo effetto benefico sulla diminuzione della pressione sanguigna alta e sulla diminuzione dei livelli di glucosio. Quindi, se anche venisse provata la correlazione con l’aumento di omocisteina, l’acido svolge già una funzione protettiva nei confronti del cuore, che va a neutralizzare un eventuale effetto collaterale in questo senso.

Non sono presenti controindicazioni specifiche che facciano collegare questa molecola a particolari pericoli. La letteratura medica scientifica riporta alcuni casi di reazioni allergiche a seguito dell’assunzione del caffè verde e dei suoi derivati, ma studi più specifici non sono riusciti ad evidenziare nulla di rilevante che colleghi specificamente l’acido alla reazione allergica. La questione è sempre legata alla struttura dei fitocomplessi, che rendono difficile distinguere quale sia il componente da collegare ad un particolare effetto. Per ora, al nostro alleato ricco di polifenoli non è stato associato a nessun rischio per la salute umana.

Sono da segnalare alcune interazioni fra l’acido e alcuni farmaci, in particolare i farmaci per il controllo della glicemia. Essendo già in grado di abbassare la glicemia, l’acido potrebbe potenziare gli effetti di tali farmaci, se assunti per via orale, per il semplice fatto che entrambe le sostanze concorrono a produrre lo stesso effetto sulla quantità di zucchero nel sangue.

Un’ulteriore segnalazione collega l’acido alla capacità di assorbimenti dello zinco e del ferro (ferro non-eme): assumere tali sostanze contestualmente all’acido cl. riduce l’assorbimento di tali minerali.

Conclusioni

L’acido in oggetto è salito recentemente alla ribalta (lo si trova in farmacia o online presso molti fornitori), guadagnando l’attenzione superficiale dei mass media, grazie alle sue virtù benefiche che sono però state cavalcate più che altro per fini commerciali.

La sua supposta capacità di far perdere peso velocemente è uno specchietto per le allodole che non rende giustizia agli altri suoi effetti benefici e reali, provati scientificamente e sperimentabili dai consumatori degli alimenti che ne contengono in alte dosi, come ad esempio il caffè verde.

Le sue funzioni di protezione dagli effetti dannosi dell’ipertensione, dell’ipoglicemia e le sue proprietà antiossidanti e antitumorali lo classificano come prezioso elemento per le diete, soprattutto perché è presente in alimenti naturalmente salutari, in primis la frutta fresca.

Wikipedia: acido clorogenico